L'Indulgenza Plenaria del Perdono d'Assisi o della Porziuncola

Da oggi a mezzogiorno a domani 2 Agosto a mezzanotte si può lucrare l'Indulgenza Plenaria della Porziuncola o del Perdono d'Assisi, ottenuta da Nostro Signore Gesù Cristo in persona su richiesta di San Francesco d'Assisi.

Occorre:

1) visitare una chiesa cattolica parrocchiale o un santuario francescano;

2) recitare un Padre Nostro, quindi il Credo;

3) pregare per il Santo Padre e le sue intenzioni (un Pater, Ave e Gloria va benissimo);

4) confessarsi e comunicarsi entro otto giorni (prima o dopo).

Questa indulgenza può essere lucrata  per sé o per un defunto; può essere lucrata ogni giorno nella Chiesetta della Porziuncola che è racchiusa nella grande Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi.

I TIPI LOSCHI SI RECHERANNO A PIEDI AL SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE E DI SAN GIACOMO DELLA MARCA A MONTEPRANDONE PARTENDO DA SAN BENEDETTO DEL TRONTO IN PIAZZA KOLBE ALLE ORE 18.00 DI SABATO 2 AGOSTO 2014. Alle ore 21.00 celebrazione della Santa Messa.

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica:

L'indulgenza si ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore di un cristiano e gli dischiude il tesoro dei meriti di Cristo e dei santi perché ottenga dal Padre delle misericordie la remissione delle pene temporali dovute per i suoi peccati. Così la Chiesa non vuole soltanto venire in aiuto a questo cristiano, ma anche spingerlo a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità [Cfr. Paolo VI, Cost. ap. Indulgentiarum doctrina, 8; Concilio di Trento: DS 1835].

Poiché i fedeli defunti in via di purificazione sono anch'essi membri della medesima comunione dei santi, noi possiamo aiutarli, tra l'altro, ottenendo per loro delle indulgenze, in modo tale che siano sgravati dalle pene temporali dovute per i loro peccati.

Mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del Purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati. (CCC 1498).

Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: "Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato" [2Mac 12,45]. Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico [Cfr. Concilio di Lione II: DS 856], affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti: Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre [Cfr. Gb 1,5], perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere [San Giovanni Crisostomo, Homiliae in primam ad Corinthios, 41,5: PG 61,594-595].

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