Il nostro caro amico don Primo Soldi e la Sindone.
SINDONE/ Don Primo Soldi: "Così la Sindone ha fatto risorgere la mia Torino" Redazione giovedì 29 aprile 2010 Torino in queste settimane è una città diversa; in certi momenti sembra di essere a Roma. Sotto la Mole Antonelliana un popolo lieto, semplice, vociante o silenzioso proveniente da tutto il mondo attraverso i “giardini reali” sfila per giungere davanti alla più preziosa reliquia del mondo: la Sindone, dove Gesù ha lasciato la misteriosa impronta della Passione crudelissima da Lui subita e, indirettamente della sua Resurrezione, poiché sul Sacro lino non c’è alcun segno di contaminazione o decomposizione di cadavere. Sono stato a lungo in preghiera per due ore consecutive la notte di giovedì 8 aprile davanti alla Sindone con altri due amici sacerdoti. Dalla commozione e dalla curiosità di saperne di più ben presto sono passato allo stupore e alla commozione vera nel sentirmi “chiamato” da Gesù. «Guarda i segni del mio amore infinito per te… non potevo soffrire di più p