LAOS Niente cibo per 65 contadini laotiani, finchè non abbandoneranno il cristianesimo
Funzionari governativi hanno espropriato case e terreni a 18 famiglie. Sono riunite in un centro di raccolta e non hanno cibo. Bloccate le donazioni di cibo da parte dei vicini. Per il regime comunista, devono rinnegare la fede in Cristo. Attivista pro diritti umani: “il governo rispetti la Costituzione”. Vientiane (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità laotiane hanno cacciato 65 contadini cristiani dal loro villaggio, perché si sono rifiutati di rinnegare la fede cristiana. Radunati in un centro di raccolta, essi sono a rischio fame: i funzionari hanno distrutto i loro raccolti e impediscono la consegna di generi di prima necessità. Fonti locali affermano che il governo intende affamarli “fino a che non abbandoneranno il cristianesimo”. Le 18 famiglie contadine vivono in un centro di accoglienza provvisorio nei pressi del villaggio di Katin, nel distretto di Ta-Oyl, nella provincia di Caravan, nel sud del Laos. In due diversi frangenti, i cristiani sono stati scacciati dalle loro cas