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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Arrivano gli amici americani…

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L'Opzione Benedetto Today In Milan - The American Conservative | Un vecchio articolo di Rod su di noi.

https://www.theamericanconservative.com/today-in-milan-benedict-option/

"Vivere...!"

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 Il 3 Luglio abbiamo lanciato ufficialmente il nostro mensile rinnovato sia nella sua redazione che nei suoi contenuti. Cambia la forma, o quasi, ma non cambia la sostanza. Anzi, siamo più convinti che mai che oggi la voce cattolica, quella che avrebbe tutte le ragioni per essere diffusa ed ascoltata, è invece la voce che si sente pochissimo e che maggiormente viene censurata sui giornali “di grido”.  Scopri come abbonarti su abbonamenti@tipiloschi.com

"Una voce tra le tante"

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 “Vivere... e non vivacchiare!” nasce dal desiderio di alcuni amici di pubblicare un giornale cattolico. Nasce dalla constatazione purtroppo sempre più confermata dai fatti quotidiani, che oggi la voce cattolica, quella che avrebbe tutte le ragioni per essere diffusa ed ascoltata, è invece la voce che si sente pochissimo e che maggiormente viene censurata sui giornali “di grido”.  "Vivere... e non vivacchiare!”, una voce tra tante, nasce dunque con il grande ideale di diffondere quella speranza e quella libertà che solo Gesù Cristo può dare. E con l’aiuto del beato Pier Giorgio Frassati, siamo sicuri di poterlo realizzare. Così, nell'ottobre del 1995, iniziava l'avventura del nostro mensile, che dopo 27 anni trova dei volti nuovi, facce teste e cuori più giovani, che hanno deciso di buttarsi in questa impresa per far sì che questa "voce tra tante" aumenti di vigore giorno per giorno.  Nuove rubriche e tante altre novità, con l'augurio per i nostri lettori di

Grazie Pier Giorgio!

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 Per un giorno Torino si fermò. La morte svelò improvvisamente chi era stato lui, aprì gli occhi di quelli di casa, ma anche degli amici, di ogni povero che aveva personalmente avvicinato. Aveva amato, uno per uno, tantissima gente con la condivisione dei problemi di ciascuno, con la dedizione di se stesso. Dalle polizze pagate ai poveri alla «parola chiara» della sua agonia. Aveva amato tutti in Cristo e nessuno per sé. Ora quella morte portava il primo frutto, quello di essere il segno della vita vera, della risurrezione. I funerali furono la più bella predica di Pier Giorgio, l’annuncio di quella Giustizia nell’aldi là, a cui aveva fatto continuamente riferimento per capire e impegnarsi quaggiù. Sicché chi era lontano dalla fede rimase attonito; quella folla enorme, lieta, commossa lo interrogò. Quanti laici si paragonarono a quel giovane «laico»...

... Bello è vivere!

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 «Carissimo, la pace sia nel tuo animo, ecco l’augurio che Robespierre porge a Perrault per l’Anno Santo; ogni altro dono che si possegga in questa vita è vanità come vane sono tutte le cose del mondo. Bello è vivere in quanto al di là v’è la nostra vera vita, altrimenti chi potrebbe portare il peso di questa vita se non vi fosse un premio alle sofferenze, e un gaudio eterno? come si potrebbe spiegare la rassegnazione ammirabile di tante povere creature che lottano con la vita e spesse volte muoiono sulla breccia se non fosse la certezza della Giustizia di Dio? Nel mondo che si è allontanato da Dio manca la Pace, ma manca anche la Carità, ossia l’Amore vero e perfetto. Forse se san Paolo fosse da tutti noi più ascoltato, le miserie umane sarebbero forse un po’ diminuite». (da una lettera a Marco Beltramo, 15 Gennaio 1925)

Grazie Pier Giorgio!

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 Grande giorno di festa oggi, in onore del nostro Pier Giorgio. Nel 2000 il nostro fondatore ci disse:  “Bella tradizione di ogni anno e gesto tipico e irrinunciabile della Compagnia, è la festa che prepariamo a Pier Giorgio. Fonte comunque di tanto lavoro e tensione. Di ricerche, telefonate, lettere, solleciti,… una intensa preparazione, ma una festa che merita proprio di essere fatta e vissuta, un’opera grande. Il fine è quello di far conoscere il nostro patrono, di dare forti testimonianze in un mondo senza modelli, ma soprattutto di mostrare che il cristianesimo è una proposta credibile e vivibile che vale la pena seguire fino in fondo. Tutto, alla fine, per la gloria di Dio.”

Benedetto Chieffo canta il suo babbo Claudio.

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