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Visualizzazione dei post con l'etichetta Carità

Il libro. Frassati, il vincenziano radicale che rimproverava chi era pigro nel servizio | Marco Iasevoli su Avvenire del 26 luglio 2025.

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Padre Salvatori Farì cm ricostruisce una delle scelte fondanti del futuro santo, l'adesione al carisma di San Vincenzo de' Paoli. «Intorno all’infermo vedo una luce che non abbiamo noi» Nel profilo di laico integrale di Pier Giorgio Frassati, la scelta della carità coincide con la scelta di adesione all’ideale di San Vincenzo de’ Paoli. Un’appartenenza che padre Salvatore Farì cm, direttore dell’ufficio Comunicazioni della Congregazione, rilegge nel micro-book Pier Giorgio Frassati. Dio, il tesoro di un giovane (edizioni Clv, pp.113). (...) «Delle tremila lire datemi dalla nonna paterna in occasione del mio matrimonio, io ne passai mille a mio fratello. Glielo dissi: erano per lui, non per i suoi poveri. Possedeva per la prima volta nella sua vita una cifra tanto cospicua, e subito provvedette a dividerla tra il circolo cattolico universitario “Cesare Balbo” e la Conferenza di San Vincenzo e, come si vede, a mio nome». il resto nel collegamento che segue: https://www.avvenire.i...

Frasi di Pier Giorgio Frassati - Perché dovrei essere triste?

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Torino, 6/3/1925 Nelle mie lotte interne mi sono spesso domandato perché dovrei io essere triste? dovrei soffrire, sopportare a malincuore questo sacrifizio? Ho forse io perso la Fede? no, grazie a Dio, la mia Fede è ancora abbastanza salda ed allora rinforziamo, rinsaldiamo questa che è l’unica Gioia, di cui uno possa essere pago in questo mondo. Ogni sacrificio vale solo per essa; poi, come cattolici, noi abbiamo un Amore che supera ogni altro e che dopo quello dovuto a Dio è immensamente bello, come bella è la nostra religione. Amore che ebbe per avvocato quell’Apostolo, che lo predicò giornalmente in tutte le sue lettere ai vari Fedeli. La Carità, senza di cui, dice S. Paolo, ogni altra virtù non vale. Essa sì che può essere di guida e d’indirizzo per tutta la vita, per tutto un programma. Essa con la Grazia di Dio può essere la meta a cui il mio animo può attendere. Ed allora noi al primo momento siamo sgomenti, perché è un programma bello, ma duro, pieno di spine e di poche rose,...

Alla Piccola Casa di Torino la Festa del Beato Pier Giorgio Frassati a 100 anni dalla morte

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Nella Festa liturgica del Beato Pier Giorgio Frassati, a cento anni dalla morte, la mattina di venerdì 4 luglio 2025 nella chiesa della Piccola Casa di Torino dedicata dedicata al giovane che sarà canonizzato il 7 settembre, Padre Carmine Arice ha presieduto una solenne Celebrazione eucaristica con gli ospiti dell’RSA Frassati e una rappresentanza di tutta la Famiglia Cottolenghina. “Oggi Pier Giorgio”, ha sottolineato Padre Arice nell’omelia, “sarebbe certamente contento nel vedere questa assemblea perché è lo specchio della società che immaginava, che appunto doveva essere come il Cottolengo da lui frequentato: una famiglia dove ci sono persone fragili e persone che stanno bene, persone povere e persone che hanno dei beni, religiosi e laici, dove Gesù è al centro e in cui si vive in una reciproca carità”. Padre Arice ha, quindi, richiamato un desiderio del giovane Frassati, che aveva confidato a suo papà e ad alcuni amici della Compagnia dei Tipi Loschi: “da grande, quando potrò disp...

Su Pier Giorgio - Carità come condivisione del destino della gente.

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Carità come condivisione del destino della gente. Questa concezione cristiana lo portava, con la franchezza che gli era abituale, a dare giudizi anche estremamente duri sul modo con cui tanti vivevano il momento della carità come momento di pura beneficenza. Ecco il caso di una famiglia che non si voleva aiutare per il comportamento «indegno» d'una figlia. Da Berlino scrive a Carlo Bellingeri: «Carlo, se vuoi sapere proprio una mia idea, è che io certe Conferenze di San Vincenzo le abolirei; quando vi sono degli uomini, vissuti in altri tempi, così pieni di zelo cristiano, i quali non sanno neppure avvertire i parenti della supposta condotta delle figlie e cercare di fare opera di bene, ma invece preferiscono abbandonare la famiglia, è meglio che la conferenza non esista; non perché le persone agiscono in cattiva fede, ma perché essa non è adatta ai tempi moderni». Don Primo Soldi, Pier Giorgio Frassati. L'amico degli ultimi .

Frasi di Pier Giorgio - "In questa lettera tre programmi per il concerto a favore dei poveri...".

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A Tina Bonelli Torino, 29 maggio 1925 Gentile Signorina D.d.g. *, Al mondo ci sono ancora delle persone che non hanno imparato a diffidare, una di queste è Beltramo**. Egli, da buon Tipo Losco mi scrive di combinare con Tina qualche gita per il suo ritorno; povero illuso! So che dopo il carnevale non si dovrebbe mettere in dubbio la sua attitudine a organizzare, ma noi, facendo tesoro dei suoi saggi consigli, diffidiamo: Beltramo più buono crede nel prossimo. Ed ora veniamo al sodo, Troverà in questa lettera tre programmi per il concerto che si darà a favore dei poveri della Madonna della Pace, soccorsi dalla nostra Conferenza; glieli invio fiducioso in ciò che è scritto nel Vangelo: "Bussate e vi sarà aperto". Mille auguri di pronta guarigione e una fraterna stretta di zampa dal Tipo Losco  Pier Giorgio Frassati Luciana Frassati, Pier Giorgio Frassati. Lettere (1906-1925) . * D.d.g. = direttrice di gita (era il titolo, tra lo scherzoso ed il serio) assegnato a Tina Bonelli. ...

Su Pier Giorgio - 7 giugno 1925, Pier Giorgio sulle Lunelle...

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Lunelle (m. 2772) 7 giugno 1925 È la festa dello Statuto e nel paese di Traves tutta la banda suona per l'inaugurazione del Parco della Rimembranza. Poiché fu l'ultima occasione della sua gioia e della sua carità in montagna, la si ricorda con più particolari scavati dalla memoria dei due neo ingegneri: Carlo Pol e Guglielmo Unterrichter, compagni dell'ascesa alle Lunelle. Quest'ultimo testimoniava: «Egli provava una vera gioia e Lo divertivano in modo speciale alcune discese a corda doppia necessarie per superare degli spuntoni di cresta. Così giungemmo all'ultimo tratto difficile, la "placca Santi" ove nel 1921 morì Cesarino Rovere, studente del 1° anno del Politecnico. Siccome non avevo scarpe da roccia, Pier Giorgio mi raccomandò di usare prudenza. "Piuttosto che ti succeda qualche cosa, mi disse, torniamo che ci siamo divertiti ugualmente". Per ubbidire al Suo consiglio mi tolsi le scarpe e superai così facilmente la paretina. Appena giunti ...

Su Pier Giorgio Frassati - La sua carità non si fermava alla beneficenza.

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Chi ha descritto un Pier Giorgio sempre di corsa - carico di pacchi e pacchetti - da una soffitta all'altra, da un dramma umano all'altro, ha detto bene, ma non deve dimenticare che la carità di Pier Giorgio non si fermava qui. Soprattutto non era sinonimo della cosiddetta beneficenza, una pratica che, pur lodevole, se vissuta con assenza di condivisione diventa spesso un alibi a quell'impegno reale e fraterno da cui, tra l'altro, trae motivo e fondamento la militanza politica da un punto di vista cristiano. Don Primo Soldi, Pier Giorgio Frassati. L'amico degli ultimi .

Su Pier Giorgio - Nelle sue tasche mille foglietti.

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Nella biblioteca della facoltà di Matematica arrivava sempre trafelato e accaldato; non appena cominciava a tirare il fiato, gli uscivano dalle tasche, dalle cartelle, uno dietro l'altro i foglietti zeppi di nomi e di indirizzi di persone povere da aiutare o da visitare. Luciana Frassati, Mio fratello Pier Giorgio. La carità .

Su Pier Giorgio - L'impeto missionario sosteneva la sua azione caritativa.

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Ciò che ha sorretto quotidianamente l'azione caritativa di Pier Giorgio è stato il suo impeto missionario, la passione cioè di annunciare ai poveri l'incontro con Cristo, come faceva abitualmente nel suo ambiente di vita. Don Primo Soldi, Pier Giorgio Frassati. L'amico degli ultimi .

Su Pier Giorgio Frassati - Un esercito di amici singolarissimi.

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Nella sua grande città di Torino egli aveva un esercito di amici singolarissimi, non solo fra i giovani universitari e gli amici di casa, ma nei tuguri più desolati, nelle soffitte sperdute, dove la povertà e la sventura sembrano colpire senza pietà poveri e sventurati; dove una famiglia gemeva, un fatto pietoso era segnalato, questo giovane, con saggezza sovrumana e col sorriso che raddoppia il dono della mano, era presente come l'Angelo del Signore. Carico di doni e col cuore riboccante di amore, riconosceva il Signore nei fratelli diseredati e li trattava con venerazione, come amici del Re Povero che non aveva dove reclinare il capo. E fu necessario che la morte squarciasse i veli della sua modestia perché si sapesse quanti poveri avesse beneficato. padre Raimondo Spiazzi, Beato Pier Giorgio Frassati terziario domenicano .

Alcuni libri indispensabili su Pier Giorgio Frassati.

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Primo Soldi, Pier Giorgio Frassati. L'amico degli ultimi, edizioni LDC, Torino 2016. Luciana Frassati, Pier Giorgio Frassati. I giorni della sua vita , edizioni Studium, Roma 2019. Luciana Frassati, Mio fratello Pier Giorgio. Una vita mai spenta , edizioni Effatà, Cantalupa (TO) 2022. Luciana Frassati, Mio fratello Pier Giorgio. La carità , edizioni Effatà, Cantalupa (TO) 2013. Luciana Frassati, Mio fratello Pier Giorgio. La fede , edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2004. Pier Giorgio Frassati, Lettere (a cura di Luciana Frassati), edizioni Effatà, Cantalupa (TO) 2019.

Su Pier Giorgio Frassati - "Non si disperi, per voi ci sarà sempre qualcosa".

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«Ero ammalata con tre bambini; da poco era morto mio marito. È venuto in casa nostra e si è preso cura dei bambini. Entrava con grande rispetto, salutava e stringeva la mano a tutti, dalla piccola Teresina fino alla nonna. Un giorno mi chiese perché non mettevo Teresina all'asilo; gli risposi che non avevo i mezzi: ci pensò lui, le comperò il grembiule e le scarpette, la mise all'asilo e poi andava sempre a chiedere informazioni alle suore perché la bambina aveva poca salute. Quando veniva a casa mia, Teresina gli faceva mille feste. Le chiedeva se pregava Dio e Teresina gli diceva di sì, allora aggiungeva: "Prega anche per me che ne ho tanto bisogno". Non mancava mai di confortarmi per la morte di mio marito. Mi pare ancora di sentirlo: "Signora Costa, non si disperi, per voi ci sarà sempre qualcosa"». Primo Soldi, Pier Giorgio Frassati. L'amico degli ultimi .

Su Pier Giorgio Frassati - Carità è condivisione del destino.

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Carità come condivisione del destino della gente. Questa concezione cristiana lo portava, con la franchezza che gli era abituale, a dare giudizi anche estremamente duri sul modo con cui tanti vivevano il momento della carità come momento di pura beneficenza. Ecco il caso di una famiglia che non si voleva aiutare per il comportamento «indegno» d'una figlia. Da Berlino scrive a Carlo Bellingeri: «Carlo, se vuoi sapere proprio una mia idea, è che io certe Conferenze di San Vincenzo le abolirei; quando vi sono degli uomini, vissuti in altri tempi, così pieni di zelo cristiano, i quali non sanno neppure avvertire i parenti della supposta condotta delle figlie e cercare di fare opera di bene, ma invece preferiscono abbandonare la famiglia, è meglio che la conferenza non esista; non perché le persone agiscono in cattiva fede, ma perché essa non è adatta ai tempi moderni». Primo Soldi, Pier Giorgio Frassati. L'amico degli ultimi .

Su Pier Giorgio Frassati - "Se non vuole andare a Messa per se stessa..." - Uno dei più begli episodi della vita di Pier Giorgio.

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«Avevo un piccolo negozio di tabacchi in Corso Vercelli e un giorno vidi fermarsi, proprio davanti alla vetrina, una carrozza scoperta con due giovani a cassetta. Uno di loro scese, si riempì le braccia di pacchi e pacchetti e sparì dentro un portone. Ritornò, prese altri pacchi e sparì nuovamente. Poi venne da me con un sacco di roba che non era riuscito a consegnare perché aveva trovato la porta chiusa e mi pregò di portarlo io stessa. Da quella volta, quando non gli riusciva di consegnare qualche pacco lo lasciava da me. Era un giovane che ispirava confidenza, così un giorno attaccai discorso: —Lei è vestito bene che pare un signore, eppure va in giro con questi sacchi... Cosa dirà la gente? Perché non li lascia a me che sono solo una tabaccaia? A me la gente non fa caso. —Vede—rispose lui—io sono contento se li trovo in casa. Preferisco consegnarli personalmente a loro, perché posso parlare con loro e infondere un po' di coraggio, farli sperare che la vita cambierà, e soprattut...

Su Pier Giorgio Frassati - Il Card. Karol Wojtyla: "Era sorprendente la sua sensibilità verso l'uomo povero...".

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(...) Era sorprendente la sua sensibilità verso l’uomo povero, verso i bisognosi, i malati. Forse questo è un appello particolare, una sfida al clima della nostra generazione e dei nostri tempi, tempi minacciati dall’insensibilità. Non si vuol vedere l’uomo. Ciascuno di noi deve infrangere qualcosa, qualche guscio, ognuno di noi, - e parlo anche per me stesso - per riuscire a vedere l’uomo, a preoccuparsi dell’uomo, ad avvertire la sua situazione, le sue sofferenze le sue difficoltà. Lui Pier Giorgio Frassati, tutto questo l’aveva. Era anche cosciente della sua responsabilità nella società. Responsabilità per la vita della nazione alla quale apparteneva; responsabilità per la sua autentica tradizione, spirituale e cristiana. Affrontava queste responsabilità senza risparmiare se stesso (...). card. Karol Wojtyla, Inaugurazione della mostra su Pier Giorgio Frassati  presso i Padri Domenicani, Cracovia, 27 marzo 1977. L'arcivescovo Karol Wojtyla

Su Pier Giorgio Frassati - "La sua meta preferita era il Cottolengo".

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La sua meta preferita era il Cottolengo. Passava tra le corsie con carità vigile e sicura, consolando i miseri e fermandosi volentieri a parlare con loro, come fossero veramente fratelli, come egli li chiamava, e recando denaro, dolci e capi di vestiario, e non dimenticando, al di là di ogni repulsione umana e di ogni timore di possibile contagio, di baciarli come il più caro amico. Testimonianza di Mario Ghemlera tratto da L. Frassati,  Mio fratello Pier Giorgio. La carità.

Su Pier Giorgio Frassati - Bellissima testimonianza di Italia Nebbia.

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Quando Pier Giorgio morì, venne da me la C. e pianse molte lacrime, dicendo che le era venuto a mancare il braccio più forte, e parlava e continuava a piangere per tutto il bene che quel figliolo le aveva fatto. Raccontava come grazie a lui aveva potuto rimanere molto più a lungo in maternità, come egli si era occupato di farla trasportare, e come fu padrino della sua bimba e le fece fare la veste per il battesimo; come, quando suo marito, che era solito ubriacarsi, uscì di prigione, Pier Giorgio Frassati andò ad attenderlo e lo condusse a lavorare in una fabbrica dove non richiedevano la fedina penale. Ecco che cosa era Pier Giorgio per i poveri. Testimonianza di Italia Nebbia riportata in L. Frassati,  Mio fratello Pier Giorgio. La carità.

Frasi di Pier Giorgio Frassati - La radicalità di Pier Giorgio.

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Certe conferenze di San Vincenzo le abolirei. Quando vi sono uomini che pur essendo pieni di zelo cristiano, di fronte alle difficoltà preferiscono lasciar perdere, è meglio che la conferenza non esista. Non perché le persone agiscono in cattiva fede, ma perché essa non è adatta ai tempi . Pier Giorgio Frassati ad un amico.

Pier Giorgio e la carità - "Anche se la casa è sordida...".

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A chi chiedeva a Pier Giorgio come facesse a sopportare i cattivi odori, lo sporco di certe case dove si recava a fare la carità, egli rispondeva: « Non dimenticare mai che se anche la casa è sordida tu ti avvicini a Cristo! ». Pier Giorgio non amava  i poveri  ma  ogni singolo povero . Non amava l'umanità ma ogni singolo uomo che incontrava sulla sua strada.

Frasi di Pier Giorgio Frassati - Auguri e carità.

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Troverà in questa lettera tre programmi per il concerto che si darà a favore dei poveri della Madonna della Pace, soccorsi dalla nostra Conferenza; glieli invio fiducioso in ciò che è scritto nel Vangelo: “Bussate e vi sarà aperto”. Mille auguri di pronta guarigione… Pier Giorgio Frassati a Tina Bonelli, maggio 1925.