Dal Corriere della Sera di lunedì 19 ottobre 2009 - di Vittorio Messori Ancora una volta, riecco l’invocazione scaramantica: «Ci vorrebbe l’ora di…». Stavolta, quella nuova, da istituire subito nelle scuole pubbliche, sarebbe «l’ora di Islam». C’è qualcosa di drammatico, ma anche di grottesco, nella parabola, vecchia ormai di due secoli, delle funzioni che si sogna di affidare alla «scuola di Stato». C’è, qui, un mito nato — come tanti — dagli schemi ideologici di giacobini e girondini. Non lo scettico Voltaire ma il fervoroso Rousseau fu il maestro di quei signori: si nasce buoni, il peccato originale è una favola disastrosa, date ai fanciulli dei maestri acconci ed avrete il regno della bontà, dell’altruismo, del civismo. Sorgono difficoltà sempre nuove? Ma dov’è il problema? Basterà inserire nella scuola pubblica delle apposite «ore di…» che educhino al bene e al buono i nuovi virgulti; e tutto sarà ripianato. Da noi, il Cuore deamicisiano è l’icon...