Lettere di Pier Giorgio Frassati - La Grivola, il frutto proibito!

Dall'Hotel Grivola di Cogne, celebre per le gesta della nostra brava Direttrice di gita il giorno 13 settembre '24, giorno quinto decimo del quinto mese, anno primo era novella (non fascista). 

Società «Tipi Loschi» 
Reparto «Agitati» 
Sezione «Terrore» Sottosezione «Alpinistica» 

Proclama «Frutto proibito» o Grivola. 

All'ala del Terrore nostro esimio compagno di altre belle gite un formidabile colpo di cannone grivolino! 
Ed ora, o cittadino Perôl, noi con l'animo in preda alla viva commozione, provata alla vista dei superbi spettacoli offertici dalla natura vi mandiamo oltre al già menzionato colpo di cannone il proclama promessovi che prende nome dalla grandiosa maestà della Grivola. 
Partimmo ieri sera alle 20,30 per il rifugio Vittorio Sella con lottima guida Cavagnet ed il portatore Marcello Cavagnet; la strada fu divorata e noi andavamo col pensiero alla gita della Cia-marella e specialmente ai Lestofanti e Lestofantesche ahimè! forzatamente assenti: a rompere la monotonia della strada che da Cogne sale al rifugio, mancavano le allegre risate dei Tipi Loschi, a rendere più bello il paesaggio, illuminato dalla luna, mancava il bello stile che adorna il parlare della nostra Presidentessa; a rendere più confortevole il percorso mancava la squisita gentilezza della nostra Segretaria e poi soprattutto ad animare gli alpinisti mancava lo spirito organizzatore della nostra D.d.g. nonché Englesina. 
Così giungemmo al Rifugio e dopo aver bevuto un thè caldo con marmellata le nostre ossa si stendevano su un comodo letto. 
Al mattino di sabato 13 incominciò la seconda giornata, la gior nata in cui noi abbiamo conquistato il «Frutto Proibito». 
Non avendo lapis scrivemmo su una cartolina della G.M. sez. di Aosta trovata là intingendo il fiammifero nel minio lasciato da un inglese «P.G. Frassati C.A.I. e G.M. con la guida Cavagnet ed il portatore Marcello Cavagnet il 13-9-24». Certi che pochi capiranno la nostra scrittura. Dalla vetta il nostro pensiero corse a tutti i Lestofanti e a tutte le Lestofantesche che avremmo voluto lassù presenti a godere con noi il magnifico panorama. 
Ed ora che abbiamo scalato la Grivola credete abbiamo riportato l'impressione che non sia così terribile come è la fama: certo che vi sono delle creste dove la roccia è marcia e che quindi sarebbe una pazzia salire da quelle parti: ma vi sono vie non tanto facili, dove però la roccia è buonissima. 
Alla D.d.g. e alla Segretaria che l'anno scorso non poterono godere questa bellissima ascensione porteremo come ricordo 2 piccoli sassi colti dalle nostre terroristiche mani sulla vetta.
Partimmo alle 4/½ e verso le 6 si presentò dinnanzi a noi la maestà della Grivola. In quel sublime momento non sappiamo se nel nostro animo prevalse la gioia di trovarsi a pochi passi dai piedi della Grivola o il timore di avvicinarsi a colei che ha sì atroce fama. 
Divorammo il ghiacciaio e poi incominciammo la roccia, passammo lesti attraverso il canalone centrale per scansare qualche eventuale poco piacevole saluto che è solita fare la bella vetta a chi vuol salirla; poi per la Cresta Est (cresta con buonissimi appigli) in 2 ore eravamo in vetta. 
Non avendo lapis scrivemmo su una cartolina della G.M. sez. di Aosta trovata là intingendo il fiammifero nel minio lasciato da un inglese «P.G. Frassati C.A.I. e G.M. con la guida Cavagnet ed il portatore Marcello Cavagnet il 13-9-24». Certi che pochi capiranno la nostra scrittura. Dalla vetta il nostro pensiero corse a tutti i Lestofanti é a tutte le Lestofantesche che avremmo voluto lassù presenti a godere con noi il magnifico panorama. 
Ed ora che abbiamo scalato la Grivola credete abbiamo riportato l'impressione che non sia così terribile come è la fama: certo che vi sono delle creste dove la roccia è marcia e che quindi sarebbe una pazzia salire da quelle parti: ma vi sono vie non tanto facili, dove però la roccia è buonissima. 
Alla D.d.g. e alla Segretaria che l'anno scorso non poterono godere questa bellissima ascensione porteremo come ricordo 2 piccoli sassi colti dalle nostre terroristiche mani sulla vetta. 
Ed ora Perôl sono felicissimo di aver salito su questa bella ed imponente vetta, che salutai con un caldo arrivederci: possiamo per quest'anno congedare le scarpe e dar loro il meritato riposo. 
Addio o cittadino illustre abbiate una stretta di mano da
Robespierre

Lettera a Marco Beltramo, 13 settembre 1924.

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