Ecco cosa ci racconta chi ha seguito la visita del Papa in America
Il nostro Riro Maniscalco è stato protagonista della visita del Santo Padre negli Stati Uniti e ci manda questa bellissima corrispondenza da New York con delle bellissime foto di prima mano (fatte da lui).
Il clima che si intuiva è esattamente quello che ci riporta Riro, che ringraziamo alla grande.
Per la cronaca, noi abbiamo visto in TV (precisamente al telegiornale delle 14.20 di Rai 3 di domenica scorsa) Riro correre dal Papa e cercare proprio quella stretta di mano di cui parla nell'articolo... E' bellissimo perché è tutto vero.
Questo servizio è un'anticipazione del prossimo numero del nostro mensile Vivere! e non vivacchiare...
C’eravamo lasciati su quel “God Bless America”, su quelle braccia che si spalancavano per portare a tutti il Bene che dura in eterno ed opera il miracolo del cambiamento, il bene di Gesù. Benedetto XVI è venuto, non ha avuto paura di nulla e tutto ha abbracciato, completamente ed incondizionatamente: i giovani, i seminaristi, i religiosi, i malati, gli uomini e le donne delle Nazioni Unite, gli educatori, i familiari delle vittime dell’11 Settembre, Vescovi, Cardinali e persino le vittime degli abusi sessuali che hanno squassato la Chiesa Americana in questi anni come un rovinoso terremoto. Tutti abbracciati, tutti guardati nella profondità del cuore, tutti! E tutti sono rimasti trafitti da quello sguardo al tempo stesso profondo come l’eternità e semplice come quello di un bambino. Sabato, mentre con il nostro coro di Comunione e Liberazione ce ne stavamo li a cinque metri dal Papa, ho fatto anch’io questa esperienza. Mi sono ritrovato a cercare di afferrare le sue mani e mentre lo facevo mi son chiesto: ”Perché? Perché lo sto facendo?”. Non sono un bambino e non sono mai stato sentimentale, eppure volevo poter tenere la mano del Papa almeno per un secondo tra le mie. Perché? Perché desidero il miracolo del cambiamento del mio cuore. Il miracolo a cui crediamo di meno. Ci risulta più plausibile vedere le lacrime di rabbia delle vittime degli abusi sessuali trasformarsi in lacrime di tenerezza e le loro parole velenose diventare atto di fede (come è successo in questi giorni nell’incontro col Papa) che credere che un incontro possa far rifiorire la vita nostra. Eppure tutti inseguivamo le mani di Benedetto, come duemila anni fa i poveri di spirito cercavano di toccare il lembo del mantello di Gesù. Perché di fronte al Papa il miracolo del cambiamento del cuore non era un’idea, era quell’uomo lì! “Chi è costui?” – la grande domanda di sempre ha dominato la scena anche qui in America. Chi è costui che viene a spiegare al “popolo dei liberi” che cos’è la libertà? Chi è costui che sfida la nostra intelligenza e sensibilità dicendoci che non puo’ esserci liberta’ senza verita’? Chi e’ costui che nella bagarre dei mille problemi di questa America e di questa Chiesa Americana non ha timore nell’affermare che la Salvezza si è fatta carne, ed è per questo che il testimone di Pietro è arrivato fin qui. Adesso dobbiamo andare a rileggere tutto quel che ha detto. Troveremo tantissime cose per guidarci lungo il cammino della vita, a seconda dei nostri compiti, della nostra vocazione. Ma la più grande scoperta è il fatto che un vecchio di 81 anni puo’ essere il piu’ giovane tra i giovani perché è certo della Presenza di Nostro Signore e la riconosce in tutto ed in tutti. Benedetto XVI, il Testimone da cui impariamo lo sguardo della fede. Con quel volto radioso da bambino.
Il clima che si intuiva è esattamente quello che ci riporta Riro, che ringraziamo alla grande.
Per la cronaca, noi abbiamo visto in TV (precisamente al telegiornale delle 14.20 di Rai 3 di domenica scorsa) Riro correre dal Papa e cercare proprio quella stretta di mano di cui parla nell'articolo... E' bellissimo perché è tutto vero.
Questo servizio è un'anticipazione del prossimo numero del nostro mensile Vivere! e non vivacchiare...
C’eravamo lasciati su quel “God Bless America”, su quelle braccia che si spalancavano per portare a tutti il Bene che dura in eterno ed opera il miracolo del cambiamento, il bene di Gesù. Benedetto XVI è venuto, non ha avuto paura di nulla e tutto ha abbracciato, completamente ed incondizionatamente: i giovani, i seminaristi, i religiosi, i malati, gli uomini e le donne delle Nazioni Unite, gli educatori, i familiari delle vittime dell’11 Settembre, Vescovi, Cardinali e persino le vittime degli abusi sessuali che hanno squassato la Chiesa Americana in questi anni come un rovinoso terremoto. Tutti abbracciati, tutti guardati nella profondità del cuore, tutti! E tutti sono rimasti trafitti da quello sguardo al tempo stesso profondo come l’eternità e semplice come quello di un bambino. Sabato, mentre con il nostro coro di Comunione e Liberazione ce ne stavamo li a cinque metri dal Papa, ho fatto anch’io questa esperienza. Mi sono ritrovato a cercare di afferrare le sue mani e mentre lo facevo mi son chiesto: ”Perché? Perché lo sto facendo?”. Non sono un bambino e non sono mai stato sentimentale, eppure volevo poter tenere la mano del Papa almeno per un secondo tra le mie. Perché? Perché desidero il miracolo del cambiamento del mio cuore. Il miracolo a cui crediamo di meno. Ci risulta più plausibile vedere le lacrime di rabbia delle vittime degli abusi sessuali trasformarsi in lacrime di tenerezza e le loro parole velenose diventare atto di fede (come è successo in questi giorni nell’incontro col Papa) che credere che un incontro possa far rifiorire la vita nostra. Eppure tutti inseguivamo le mani di Benedetto, come duemila anni fa i poveri di spirito cercavano di toccare il lembo del mantello di Gesù. Perché di fronte al Papa il miracolo del cambiamento del cuore non era un’idea, era quell’uomo lì! “Chi è costui?” – la grande domanda di sempre ha dominato la scena anche qui in America. Chi è costui che viene a spiegare al “popolo dei liberi” che cos’è la libertà? Chi è costui che sfida la nostra intelligenza e sensibilità dicendoci che non puo’ esserci liberta’ senza verita’? Chi e’ costui che nella bagarre dei mille problemi di questa America e di questa Chiesa Americana non ha timore nell’affermare che la Salvezza si è fatta carne, ed è per questo che il testimone di Pietro è arrivato fin qui. Adesso dobbiamo andare a rileggere tutto quel che ha detto. Troveremo tantissime cose per guidarci lungo il cammino della vita, a seconda dei nostri compiti, della nostra vocazione. Ma la più grande scoperta è il fatto che un vecchio di 81 anni puo’ essere il piu’ giovane tra i giovani perché è certo della Presenza di Nostro Signore e la riconosce in tutto ed in tutti. Benedetto XVI, il Testimone da cui impariamo lo sguardo della fede. Con quel volto radioso da bambino.
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