Frasi di Pier Giorgio Frassati - a Franz Massetti, Arbiter elegantiarum, nostro concittadino sambenedettese.
Forte dei Marmi, 6 agosto 1924
Carissimo Franz,
Avrei dovuto scriverti prima per comunicarti l'esito del mio esame ed anche i varii pericoli corsi, ma l'improvvisa partenza me lo vietò.
Avrei dovuto dare l'esame lunedi 28 e perciò domenica avevo disposto che il pranzo non andasse a finir male perché almeno alla sera avessi potuto aver la mente libera per poter dare ancora una piccola ripassata.
Il pranzo, senza vantarmi, andò benissimo e fu consumato in perfetta allegria, veramente gli ospiti sono stati accolti dal cuoco malamente perché sono arrivati puntualmente in ritardo di mezz'ora e quindi io non potevo più garantire per la pasta asciutta.
Finito il pranzo abbiamo cantato le belle canzoni di montagna ed altre e poi il Terrore è uscito a respirare un po' d'aria fresca. Lunedì me ne andavo tranquillamente all'esamei, non dico però con un non so che interno, quando giunto al politecnico ho appreso la bella novella che Grassi (1), perché sabato sera per spaghettite si erano ritirati 2 o 3, aveva chiuso per i normali l'appello. Mortificato sono stato tutto il pomeriggio abbruttito al Politecnico per vedere se c'era o no la speranza di poterlo dare più tardi ed infatti alle 18 di sera son riuscito a sapere che dopo i fuori corso avrebbe ripreso noi.
Ad ogni modo mi sarebbe toccato fermarmi forse fin ad oggi ed allora messomi d'accordo con Rossetti ho potuto parlare a Grassi e così venerdì ho dato l'esame. Il voto e di 70/100 come vedi un po' meschino ma cosa vuoi a forza di passeggiare ho dimenticato il primo volume e quindi la prima domanda non è andata molto bene. Pensa che non gli ho fatto il diagramma di Grassi del trasformatore e poi non ho saputo fare la sezione dei trasformatori, invece la seconda è andata benissimo: pensa che mi ha interrogato sul motore in serie a corrente continua, pensa che io l'avevo ripassato la mattina stessa e quindi capirai gli ho schizzato tutte le curve a grande velocità.
Ora sono già mezzo arrostito, però ho già letto una volta la materia che non presenta difficoltà a prima vista ma è molto difficile a ritenere. Sabato forse andrò a trovare il cittadino «la Gaffe» il quale si lamenta di te perché non scrivi.
E tu cosa fai di bello? Hai già studiato macchine termiche?
Quando sarai di nuovo cittadino della nostra Torino?
Saluti e baci in G.C.
Cittadino Petronio, arbiter elegantiarum, vale vale.
(1) Professore che insegnava Elettrotecnica al Politecnico.
Carissimo Franz,
Avrei dovuto scriverti prima per comunicarti l'esito del mio esame ed anche i varii pericoli corsi, ma l'improvvisa partenza me lo vietò.
Avrei dovuto dare l'esame lunedi 28 e perciò domenica avevo disposto che il pranzo non andasse a finir male perché almeno alla sera avessi potuto aver la mente libera per poter dare ancora una piccola ripassata.
Il pranzo, senza vantarmi, andò benissimo e fu consumato in perfetta allegria, veramente gli ospiti sono stati accolti dal cuoco malamente perché sono arrivati puntualmente in ritardo di mezz'ora e quindi io non potevo più garantire per la pasta asciutta.
Finito il pranzo abbiamo cantato le belle canzoni di montagna ed altre e poi il Terrore è uscito a respirare un po' d'aria fresca. Lunedì me ne andavo tranquillamente all'esamei, non dico però con un non so che interno, quando giunto al politecnico ho appreso la bella novella che Grassi (1), perché sabato sera per spaghettite si erano ritirati 2 o 3, aveva chiuso per i normali l'appello. Mortificato sono stato tutto il pomeriggio abbruttito al Politecnico per vedere se c'era o no la speranza di poterlo dare più tardi ed infatti alle 18 di sera son riuscito a sapere che dopo i fuori corso avrebbe ripreso noi.
Ad ogni modo mi sarebbe toccato fermarmi forse fin ad oggi ed allora messomi d'accordo con Rossetti ho potuto parlare a Grassi e così venerdì ho dato l'esame. Il voto e di 70/100 come vedi un po' meschino ma cosa vuoi a forza di passeggiare ho dimenticato il primo volume e quindi la prima domanda non è andata molto bene. Pensa che non gli ho fatto il diagramma di Grassi del trasformatore e poi non ho saputo fare la sezione dei trasformatori, invece la seconda è andata benissimo: pensa che mi ha interrogato sul motore in serie a corrente continua, pensa che io l'avevo ripassato la mattina stessa e quindi capirai gli ho schizzato tutte le curve a grande velocità.
Ora sono già mezzo arrostito, però ho già letto una volta la materia che non presenta difficoltà a prima vista ma è molto difficile a ritenere. Sabato forse andrò a trovare il cittadino «la Gaffe» il quale si lamenta di te perché non scrivi.
E tu cosa fai di bello? Hai già studiato macchine termiche?
Quando sarai di nuovo cittadino della nostra Torino?
Saluti e baci in G.C.
Pier Giorgio
Cittadino Petronio, arbiter elegantiarum, vale vale.
(1) Professore che insegnava Elettrotecnica al Politecnico.
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