Buon beato Pier Giorgio a tutti!!!

Oggi festeggiamo la nascita al Cielo del nostro Pier Giorgio, nel centenario anche della fondazione della Società dei Tipi Loschi, e questo anniversario cade proprio dopo poco tempo dall'annuncio che Pier Giorgio sarà canonizzato, prima da parte del card. Semeraro, prefetto delle Cause dei Santi, e poi da parte del Sommo Pontefice stesso.

Cento anni in cui mai il popolo si è dimenticato di lui e anzi lo ha voluto come proprio esempio, patrono, aiuto, sostegno.

Noi Tipi Loschi abbiamo voluto farlo nostro amico per sempre mettendoci alla sequela di Cristo sui suoi passi, quei passi che sfiorarono anche la nostra città di cui sapeva l'esistenza perché ne proveniva il suo caro amico Francesco Vittorio Massetti, Franz, Arbiter Elegantiarum. Questa città gli attestò la sua stima e il suo affetto intitolandogli uno dei primi circoli di Azione Cattolica d'Italia.

Per una serie di incroci siamo divenuti amici di Pier Giorgio: la frequentazione da parte di alcuni di noi da giovani di Casa Santa Gemma Galgani a San Benedetto del Tronto, dove campeggiava un bel ritratto che fece chiedere a qualcuno: "ma chi è questo bel giovanotto dalla faccia aperta con questo cognome non comune dalle nostre parti?", e l'incontro con il dott. Giuseppe Filippini e per alcuni anche con don Franz Massetti, e poi il fascino impareggiabile di Pier Giorgio.

Mi disse la cara buon'anima di Antonina, quaranta anni fa una delle signorine di Santa Gemma, che si trattava di "un bravo ragazzo". Quando me lo disse non capii ("ma i bravi ragazzi si appendono al muro?"), quando scoprii chi era veramente pensai che la definizione fosse riduttiva, ma oggi rivaluto questa definizione di bravo ragazzo. Pier Giorgio era davvero un bravo ragazzo, e ad essere bravi ragazzi si guadagna solamente. I bravi ragazzi seguono Gesù ovunque, come Pier Giorgio, e ci guadagnano.

Oggi a trentuno anni dalla nascita della nostra Compagnia, vale la pena di rilanciare per tutti (e sottolineo per tutti) la sequela a Nostro Signore Gesù Cristo sui passi di questo bravo ragazzo, amante della Santa Messa, tanto che la frequentava tutti giorni e si preparava a quella della domenica nei giorni precedenti (quando morì il suo messalino era aperto sulla pagina della messa della domenica successiva...), amante degli amici, amante dei poveri, amante di tutte le cose di questo mondo senza farsene risucchiare, su tutto amante di Nostro Signore Gesù Cristo.

Oggi in cui tutto sembra doversi sciogliere in un bicchier d'acqua, in cui tutto sembra doversi semplificare per annullarsi, noi riaffermiamo l'affetto per questo ragazzo buono che non ha tolto niente ma proprio niente da ciò che la Chiesa gli aveva donato e trasmesso, e ha portato così tanti a Gesù Cristo. A noi piace questa radicalità, che è solo cristianesimo.

Per cui buona festa a tutti, cari amici!

Marco Sermarini


 

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