Una nuova iniziativa: I Giovani Raccontano!
In occasione dell'uscita dei primi quattro podcast realizzati dai nostri universitari con il progetto "ANG inRadio#piùdiprima" - I Giovani raccontano", la redazione di Vivere Flash ha deciso di intervistare due
dei giovani coinvolti: Chiara Urriani
e Riccardo Savelli.
E quindi voi universitari vi siete ritrovati un progetto nelle vostre giovani mani da portare avanti...
Come l'hai presa all'inizio?
CHIARA: A proposta fatta, Federica Graci voleva una risposta secca da noi universitari. Sì o no. Niente disponibilità parziali o discontinue. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. Non c'era tempo per pensare. La mia testa non ha fatto grandi ragionamenti. Mi sembrava una proposta accattivante e nelle mie corde. Sono una tipa piuttosto creativa. Ho detto sì.
Ripensandoci, se la stessa proposta mi fosse stata fatta in un contesto diverso come l'università, avrei detto di no. Perché sarebbe stato una cosa in più da fare a tempo perso. Invece, so che quando i grandi ci propongono qualcosa il risultato supera sempre di gran lunga le aspettative e non mi riferisco all'esito pratico.
RICCARDO: Dopo il campo a noi universitari è stato proposto di registrare questi podcast e da subito ho preso questa proposta con entusiasmo perché si sta rivelando un'ottima opportunità per condividere dei bei momenti con i miei amici.
Ma che cos'è esattamente un "podcast"?
CHIARA: Il "podcast" è una tecnologia che permette l'ascolto di file audio su internet attraverso la distribuzione di aggiornamenti chiamati "feed RSS", a cui un utente si può iscrivere.
Pensate sia una persona che ne sa parecchio eh? No, ho copiato una definizione su internet.
È più semplice a farlo che dirlo. Aprite SoundCloud e cercate i "I Giovani Raccontano". In 10 minuti di ascolto avrete le idee molto chiare!
RICCARDO: In due parole, Si tratta di file audio caricati su piattaforme digitali come, nel nostro caso, SoundCloud.
Durante la realizzazione di questi primi podcast ti sei occupato di qualcosa in particolare?
CHIARA: Mi è stato chiesto dalle segretarie del progetto, Giulia e Paola, le quali si sono spese molto molto di più di me dietro quest'iniziativa, di occuparmi della parte grafica. Ho creato una locandina e continuo a curare la parte più di "facciata" dei podcast. Come la copertina.
RICCARDO: Ho svolto vari compiti...innanzitutto la cosa che mi è piaciuta maggiormente è stato intervistare il rugbista giambattista croci, protagonista del secondo podcast. Inoltre mi sto occupando del montaggio di alcuni i file audio che poi vengono caricati sul profilo SoundCloud, gestito sempre da me.
Cosa trattieni dell'esperienza del podcast fatto con la tua squadra?
CHIARA: Io con la mia squadra, Teresa e Laura Colli, abbiamo curato il podcast sulla Matic Animation (che è stato caricato sulla piattaforma Sound Cloud), intervistando Marco Consorti, il fondatore. Personalmente io avevo proprio bisogno di ascoltare le parole di Marco, che ci ha raccontato in breve qual è stata la strada che ha portato alla nascita della sua azienda. Io sto studiando Design Industriale all'università e ogni giorno mi chiedo cosa accadrà di me in un futuro lavorativo. Il lavoro di Marco si avvicina di molto a quello che forse mi aspetterà e sono grata di avere vicino un amico che può indirizzarmi da più vicino nelle mie future scelte, e ancor di più un esempio da seguire. Sono stata tanto contenta di aver iniziato a bomba con questo argomento perché l'ho sentito mio a tutti gli effetti!
RICCARDO: In primis la scoperta di un eccellente sportivo sambenedettese grazie al quale l'Italia è stata ammessa al 6 Nazioni e poi ho "toccato con mano" la grande umiltà di un campione che, nonostante abbia segnato la meta più bella del 1997, durante l'intervista ha affermato che lui si è semplicemente trovato alla fine di una perfetta serie di passaggi e non ha fatto altro se non mettere la palla a terra.
Che obiettivi avete?
CHIARA: L'obiettivo ce lo ha indicato Serra, la sera della presentazione del progetto, con semplici parole. Dobbiamo raccontare di realtà che ci circondano, più o meno direttamente, che c'entrano con noi e che parlano di noi, e che quindi, potrebbero parlare di tutti i giovani che ci ascoltano.
Ad esser sincera prima di questo impegno io non avevo mai ascoltato un podcast. Andando alla ricerca di qualche spunto ne ho ascoltati parecchi. Senza dilungarmi, l'internet è pieno zeppo di podcast dagli argomenti "assurdi" per ragazzi. Il nostro è diverso, parliamo di Qualcuno e non di gossipage o temi che vanno di moda.
RICCARDO: Tra gli obiettivi sicuramente includerei il lavorare insieme agli amici, coinvolgere i giovani per raccontare al meglio le storie del passato ma anche realtà attuali che caratterizzano e valorizzano la nostra città.
Pensi che ne valga la pena?
CHIARA: Vale la pena anche per il solo motivo che l'ascolto di un solo podcast per un solo ragazzo può essere un semino. Significa che siamo riusciti a usare un altro mezzo che il Signore ci ha dato.
RICCARDO: Sicuramente può essere una buona occasione non solo per scoprire delle curiosità legate alla nostra terra, ma anche per spronare ognuno a non fermasi sempre al superficiale e approfondire tutto ciò che riteniamo ci possa arricchire sia dal punto di vista intellettuale sia spirituale.
Un ringraziamento speciale a Chiara e Riccardo per la loro testimonianza!
Buon lavoro ragazzi, continuate così! E ora tutti ad ascoltare i loro splendidi racconti!
Veniteci a trovare nella nostra pagina SoundCloud e Facebook "ANG InRadio San Benedetto del Tronto"!
dei giovani coinvolti: Chiara Urriani
e Riccardo Savelli.
E quindi voi universitari vi siete ritrovati un progetto nelle vostre giovani mani da portare avanti...
Come l'hai presa all'inizio?
CHIARA: A proposta fatta, Federica Graci voleva una risposta secca da noi universitari. Sì o no. Niente disponibilità parziali o discontinue. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. Non c'era tempo per pensare. La mia testa non ha fatto grandi ragionamenti. Mi sembrava una proposta accattivante e nelle mie corde. Sono una tipa piuttosto creativa. Ho detto sì.
Ripensandoci, se la stessa proposta mi fosse stata fatta in un contesto diverso come l'università, avrei detto di no. Perché sarebbe stato una cosa in più da fare a tempo perso. Invece, so che quando i grandi ci propongono qualcosa il risultato supera sempre di gran lunga le aspettative e non mi riferisco all'esito pratico.
RICCARDO: Dopo il campo a noi universitari è stato proposto di registrare questi podcast e da subito ho preso questa proposta con entusiasmo perché si sta rivelando un'ottima opportunità per condividere dei bei momenti con i miei amici.
Ma che cos'è esattamente un "podcast"?
CHIARA: Il "podcast" è una tecnologia che permette l'ascolto di file audio su internet attraverso la distribuzione di aggiornamenti chiamati "feed RSS", a cui un utente si può iscrivere.
Pensate sia una persona che ne sa parecchio eh? No, ho copiato una definizione su internet.
È più semplice a farlo che dirlo. Aprite SoundCloud e cercate i "I Giovani Raccontano". In 10 minuti di ascolto avrete le idee molto chiare!
RICCARDO: In due parole, Si tratta di file audio caricati su piattaforme digitali come, nel nostro caso, SoundCloud.
Durante la realizzazione di questi primi podcast ti sei occupato di qualcosa in particolare?
CHIARA: Mi è stato chiesto dalle segretarie del progetto, Giulia e Paola, le quali si sono spese molto molto di più di me dietro quest'iniziativa, di occuparmi della parte grafica. Ho creato una locandina e continuo a curare la parte più di "facciata" dei podcast. Come la copertina.
RICCARDO: Ho svolto vari compiti...innanzitutto la cosa che mi è piaciuta maggiormente è stato intervistare il rugbista giambattista croci, protagonista del secondo podcast. Inoltre mi sto occupando del montaggio di alcuni i file audio che poi vengono caricati sul profilo SoundCloud, gestito sempre da me.
Cosa trattieni dell'esperienza del podcast fatto con la tua squadra?
CHIARA: Io con la mia squadra, Teresa e Laura Colli, abbiamo curato il podcast sulla Matic Animation (che è stato caricato sulla piattaforma Sound Cloud), intervistando Marco Consorti, il fondatore. Personalmente io avevo proprio bisogno di ascoltare le parole di Marco, che ci ha raccontato in breve qual è stata la strada che ha portato alla nascita della sua azienda. Io sto studiando Design Industriale all'università e ogni giorno mi chiedo cosa accadrà di me in un futuro lavorativo. Il lavoro di Marco si avvicina di molto a quello che forse mi aspetterà e sono grata di avere vicino un amico che può indirizzarmi da più vicino nelle mie future scelte, e ancor di più un esempio da seguire. Sono stata tanto contenta di aver iniziato a bomba con questo argomento perché l'ho sentito mio a tutti gli effetti!
RICCARDO: In primis la scoperta di un eccellente sportivo sambenedettese grazie al quale l'Italia è stata ammessa al 6 Nazioni e poi ho "toccato con mano" la grande umiltà di un campione che, nonostante abbia segnato la meta più bella del 1997, durante l'intervista ha affermato che lui si è semplicemente trovato alla fine di una perfetta serie di passaggi e non ha fatto altro se non mettere la palla a terra.
Che obiettivi avete?
CHIARA: L'obiettivo ce lo ha indicato Serra, la sera della presentazione del progetto, con semplici parole. Dobbiamo raccontare di realtà che ci circondano, più o meno direttamente, che c'entrano con noi e che parlano di noi, e che quindi, potrebbero parlare di tutti i giovani che ci ascoltano.
Ad esser sincera prima di questo impegno io non avevo mai ascoltato un podcast. Andando alla ricerca di qualche spunto ne ho ascoltati parecchi. Senza dilungarmi, l'internet è pieno zeppo di podcast dagli argomenti "assurdi" per ragazzi. Il nostro è diverso, parliamo di Qualcuno e non di gossipage o temi che vanno di moda.
RICCARDO: Tra gli obiettivi sicuramente includerei il lavorare insieme agli amici, coinvolgere i giovani per raccontare al meglio le storie del passato ma anche realtà attuali che caratterizzano e valorizzano la nostra città.
Pensi che ne valga la pena?
CHIARA: Vale la pena anche per il solo motivo che l'ascolto di un solo podcast per un solo ragazzo può essere un semino. Significa che siamo riusciti a usare un altro mezzo che il Signore ci ha dato.
RICCARDO: Sicuramente può essere una buona occasione non solo per scoprire delle curiosità legate alla nostra terra, ma anche per spronare ognuno a non fermasi sempre al superficiale e approfondire tutto ciò che riteniamo ci possa arricchire sia dal punto di vista intellettuale sia spirituale.
Un ringraziamento speciale a Chiara e Riccardo per la loro testimonianza!
Buon lavoro ragazzi, continuate così! E ora tutti ad ascoltare i loro splendidi racconti!
Veniteci a trovare nella nostra pagina SoundCloud e Facebook "ANG InRadio San Benedetto del Tronto"!
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