Seguendo Pier Giorgio Frassati vogliamo attuare un’amicizia fondata radicalmente in Gesù Cristo, attraverso la quale dare un giudizio alle vicende della vita, agire cristianamente e aiutarci nelle circostanze quotidiane.
"Io sarò ingegnere minerario per poter ancora di più dedicarmi a Cristo tra i minatori. Come prete non lo potrei fare, ma come laico esemplare e veramente cattolico, si"
Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è vivere, ma vivacchiare. Pier Giorgio Frassati
Don Francesco Vittorio Massetti, a San Benedetto noto come don Vittorio, nel resto del mondo come don Franz, in memoria della sua amicizia con il beato Pier Giorgio Frassati, quell’amicizia che tanto lo segnò. Non tutti forse sanno che il nostro illustre concittadino si ritrovò questo nome pur non avendo mai messo piede in aree germanofone proprio grazie a Frassati che, di ritorno da Berlino assieme a suo padre Alfredo, ambasciatore del Regno d’Italia da quelle parti, intendeva… germanizzare con la sua solita simpatia ed esuberanza chiunque incontrasse. Il 16 Maggio si commemoreranno i 25 anni dalla sua morte, ci sarà una celebrazione in Cattedrale alle ore 18.00 I miei sono ricordi personalissimi e non hanno alcuna pretesa di “storicità”. Non ebbi mai modo di incontrare don Franz anche se conobbi qualche anno prima della morte di quest’ultimo il dottor Giuseppe Filippini, che lo ospitò a casa negli ultimi anni della sua vita travagliata ed avventurosa. La fama con cui mi fu presentato...
Nella difesa dei propri ideali Pier Giorgio era intransigente. Aveva il coraggio di andare controcorrente e di essere anticonformista già all'interno della propria famiglia-borghese e liberale alquanto indifferente alle questioni religiose. Ma il suo anticonformismo non aveva nulla a che vedere con una banale ribellione giovanile. Era radicato nella fede. Come spiega Karl Rahner: « Frassati è un cristiano, lo è semplicemente, e la sua contestazione consiste solo nell'esserlo in maniera assolutamente spontanea, come se ciò fosse una cosa spontanea per tutti. Egli trae la forza e il coraggio di essere qual è non dall'opposizione alla generazione dei genitori, non da una diagnosi e da una prognosi della cultura di allora, o da cose simili, bensì dalla stessa realtà cristiana: che Dio c'è, che ciò che ci sostiene è la preghiera, che il sacramento nutre l'eterno nell'uomo, che tutti gli uomini sono fratelli » Cecilia Gilodi, Pier Giorgio Frassati e Giovanni Paolo I...
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