Legge contro l'omofobia. Cosa c'è in gioco?
Cari amici,
avrete di certo sentito parlare tutti della
legge contro l'omofobia, già approvata alla Camera e ora in discussione
nal Senato. Forse però non tutti hanno compreso che questa legge ha come
conseguenza quella di impedire il libero esercizio della libertà di
manifestazione del pensiero di chi ritiene la famiglia bene primario e
necessario della nostra società. Con detta proposta di legge,
infatti, si vuole estendere la norma che punisce chi incita a commettere o
commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o
religiosi, anche a chi incita o pone in essere atti discriminatori motivati dall’orientamento
sessuale o dall’identità di genere di una persona. In sostanza, chiunque
si ostini a sostenere e a propagandare che chi è attratto da persone dello
stesso sesso, o chi si percepisce di sesso diverso da quello che ha,
non può sposarsi o non può avere il diritto di adottare figli, né di
procurarseli al mercato degli embrioni o degli uteri in affitto, potrebbe
essere punito perché discrimina o incita alla discriminazione degli
omosessuali, chi spiega cosa intende il Catechismo della Chiesa cattolica
sull'argomento è punibile col carcere. Ugualmente chi legge certi passi di San
Paolo in pubblico... Non so infine se questa e-mail un giorno potrebbe
essere considerata illegale.
Spero si capisca che
è un problema non secondario e cosa c'è in gioco.
Per capire meglio questo argomento invitiamo tutti a
partecipare il 20 febbraio 2014 ore 21.00 all'Auditorium comunle
G. Tebaldini a San Benedetto del Tronto, Viale De Gasperi. all'incontro dal
titolo "la legge contro l'omofobia: che cos'è e cosa c'è in gioco".
Intervengono l'avv. Gianfranco Amato, presidente nazionale
dell'Associazione Giuristi per la vita e l'avv. Marco Sermarini, presidente
della Società Chestrtoniana Italiana.