Nel silenzio quasi totale anche dei cosiddetti media cattolici domenica sono stati beatificati cinquecentoventidue martiri spagnoli

Il 13 ottobre a Tarragona, nella regione spagnola della Catalogna, si è svolto un nuovo rito di beatificazione di persone uccise in odio alla fede durante la guerra civile spagnola. Si tratta della cerimonia con il maggior numero di Beati, 522, che supera quindi quella svoltasi a Roma, in piazza San Pietro, nel 2007.L'elenco dei nuovi martiri comprende tre vescovi, un centinaio di sacerdoti, 412 religiosi, alcuni seminaristi e dei laici. Sette di loro non erano di origine spagnola, ma provenivano da Colombia, Portogallo, Cuba, Francia e Filippine. 
La scelta del luogo dove svolgere il rito è caduta su Tarragona per un duplice motivo: anzitutto, perché il gruppo più vasto appartiene alla causa patrocinata da questa diocesi; in secondo luogo, perché, nel 259 dopo Cristo, il vescovo Fruttuoso e i diaconi Augurio ed Eulogio vi trovarono il martirio, bruciati vivi nell'anfiteatro romano. 
Nel fornire di seguito l'elenco delle cause, suddiviso in base alle date di promulgazione del decreto sul martirio (per i martiri nativi della Catalogna, il nome proprio è riportato secondo la dizione castigliana), rimandiamo talvolta a schede più specifiche. Per un maggiore approfondimento, suggeriamo di visitare il sito ufficiale dell'evento, www.beatificacion2013.com, dov'è possibile consultare la lista completa di tutti i nomi.


In questo collegamento l'elenco completo dei martiri. E' tratto dal sito della cerimonia di beatificazione dei Cinquecentoventidue Martiri.




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