Pier Giorgio vivo - 31
Una notte, tardi, non era ancora rincasato; il padre lo aspettava di momento in momento, sempre più ansioso; ma le ore passavano, e il figliulo non tornava. Agitato telefona alla Stampa, alla questura: nessuna notizia. Finalmente sente girare la chiave e Pier Giorgio entra sorridente (erano le due):
-Senti, gli dice, puoi star fuori di giorno, di notte, nessuno ti dice nulla; ho la più completa fiducia in te. Ma, quando fai così tardi, avverti, telefona.-
Il figlio guardandolo con l'usata semplicità rispose:- Pappo, dov'ero io, non c'era il telefono. Splendeva nei suoi occhi una qualche cosa di così strano e alto, che il padre non insistette, e senz'altro gli diede la buona notte. Pensava poi con meraviglia che la risposta del figlio in realtà non aveva significato; eppure si sentiva soddisfatto. Ogni sua parola era convincente per intima verità; più convincente di lunghe spiegazioni o di complicati ragionamenti. Non manifestava se non ciò che aveva nel cuore, non nel senso che dicesse tutto, ma nel senso che la sua parola era sempre specchio del suo sentiero.
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