La luce che riempie l’abisso
Articolo tratto dal mensile "Vivere... e non vivacchiare" Siamo vicini al momento più bello dell’anno. A detta di tutti, cristiani, atei e persino gli islamici il Natale è il periodo più sereno, più magico dell’anno. Ma perché? In pochissimi si ricordano della nascita di Gesù Cristo, in pochissimi cercano di fare un bilancio della propria vita per cercare di capire quali sono i lati del nostro carattere che necessitano di un miglioramento e di una grazia. Quasi nessuno si mette a nudo con i propri pregi e i propri difetti di fronte al Mistero più grande dell’Eternità; l’Incarnazione di Gesù Cristo. Mi capita molto spesso di pensare al Natale e di avere paura, paura di non riuscire ad apprezzare con tutto me stesso la grandezza di questa festa, il suo significato e i suoi effetti nella mia vita. Uno dei ricordi più belli della mia infanzia è legato alla Scuola Chesterton e al “Concerto di Natale”. Mi risuonano ancora nella mente le musiche del coro della nostra Compagnia e la...
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Giacomo B.