L'ha detto Pier Giorgio - 24
Quando leggerai questa lettera non so quel che tu potrai pensare di me. Anch'io sento in questo momento tutto il fetore esalante da me, eppure la mia debolezza, il mio carattere così volubile e mal sicuro mi trascina al passo. Vorrei venire con voi, ma lo spirito mio è troppo depresso e non potrebbe gustare la compagnia vostra; meglio si addice a me, che finora non ho fatto nulla e se qualche cosa ho fatto non sono state che buffonate, chiassosa compagnia, là mi troverei più ambientato.
La vita migliore so quale sarebbe, quella di rimanere a casa e nel silenzio dedicarmi allo sudio, ma questa che vedo buona non la seguo, perchè la volontà non ho.
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