Per le prossime elezioni...

Vi proponiamo il messaggio che S.E. Mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino, ha inviato al suo popolo, in occasione delle prossime elezioni. Ci è sembrato molto interessante e vi invitiamo a leggerlo, con ciò condividendo in pieno quanto dallo stesso dichiarato.

MESSAGGIO DEL VESCOVO MONS. LUIGI NEGRI AL CLERO, AI RELIGIOSI E AL POPOLO DI DIO DI QUESTA CHIESA PARTICOLARE, NELL’IMMINENZA DELLE ELEZIONI POLITICHE ITALIANE.

(...) Poiché tocca e lui e soltanto a lui (al Vescovo, ndr) dare indicazioni di carattere normativo per il suo popolo e per il popolo di Dio di questa Chiesa Sammarinese-Feretrana, lo fa con un particolare senso di obbedienza alle autorità ultime della Chiesa e con una piena e totale responsabilità nei confronti del suo Popolo.

1) I valori fondamentali che devono essere rigorosamente salvaguardati e promossi nell’ambito della competizione elettorale, sono i valori fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa, quelli che Papa Benedetto XVI con felice espressione ha indicato come valori non negoziabili.

Il valore della vita in tutte le fasi del suo attuarsi,
• il rispetto della sacralità della vita,
• la libertà di coscienza, di religione, di cultura, di educazione.

In particolare la Conferenza Episcopale Italiana indica, per i prossimi 10 anni della sua attività pastorale, l’emergenza educativa come un’emergenza che è ormai inderogabile, non soltanto per la Chiesa, ma per tutta la società italiana. Per questo il Vescovo di San Marino-Montefeltro chiarisce che non è possibile dare il proprio voto a formazioni di qualunque tipo che esplicitamente contestino questi valori fondamentali; o abbiano già formulato o si apprestino a presentare disegni di legge programmaticamente contrari a tali principi fondamentali.

2) Il Vescovo di San Marino-Montefeltro depreca, come altre autorità della Chiesa italiana, che in quasi tutte le liste che vengono presentate alla scelta degli elettori italiani, i candidati dichiaratamente cattolici siano stati posti in posizione subalterna, quando non esplicitamente eliminati.
Al loro posto può essere accaduto, come nella nostra Regione Marche, che siano stati messi in posizione di quasi sicura elezione, candidati che non solo hanno esplicitamente contestato i valori fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa lungo tutta la loro carriera politica, ma che abbiano fatto particolarmente della difesa ad oltranza dello statalismo scolastico, una bandiera dell’attività politica contestando, quando non sopprimendo quando è stato possibile, anche quel minimo di libertà scolastica che vige in Italia. Allo stesso modo che nel punto precedente il Vescovo ribadisce che è gravemente contraddittorio andare a votare per coloro che, anche solo personalmente, contestano i valori fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa e, in particolare, la libertà di educazione e di scuola.

3) Il Vescovo di San Marino-Montefeltro non può non deprecare, vivamente, quel sostanziale attacco alla democrazia del nostro Paese rappresentato dall’attuale legge elettorale, la quale andrà bene per qualcuno ma non può andar bene per una coscienza autenticamente democratica. Il popolo italiano è, di fatto, espropriato di quella minima capacità di scelta che era caratterizzata dalle preferenze. L’eliminazione della preferenza consegna la competizione elettorale ai padroni dei vari partiti e delle varie formazioni politiche che hanno preteso di intervenire, anche nelle più piccole realtà locali dettando dal centro candidati, nella maggior parte dei casi, assolutamente ignoti. E’ una vicenda intollerabile che deve al più presto finire; il Vescovo confida che il nuovo Parlamento saprà fare giustizia di una legge elettorale che rimane vergognosa.

4) Il Vescovo non può che indicare delle linee fondamentali di riferimento affidando alla coscienza di ciascuno dei suoi fedeli le necessarie mediazioni fra i principi formulati e le scelte particolari che rimangono esclusiva responsabilità della coscienza personale. Certo la coscienza personale cristiana non si forma automaticamente; la coscienza cristiana si forma nel confronto con le indicazioni autorevoli che vengono dalla Chiesa, cercando di immedesimarsi con esse e cercando di prendere, di fronte ad esse, la propria responsabilità, anche quella di sbagliare. (...)

Pennabilli, 25 Marzo 2008+ Luigi Negri

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