È morta Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari
Roma (AsiaNews) – Chiara Lubich, fondatrice dell’Opera di Maria, conosciuto anche come il Movimento dei Focolari, è morta questa notte alle 2 nella sua abitazione a Rocca di Papa, vicino a Roma. Era rientrata ieri sera per espressa sua volontà dopo un ricovero al policlinico Gemelli.
Un comunicato del Movimento spiega che “in un clima sereno, di preghiera e di intensa commozione, Chiara Lubich ha concluso a 88 anni il suo viaggio terreno”.
“Per tutta la giornata, ieri” continua il comunicato, “centinaia di persone – parenti, stretti collaboratori e suoi figli spirituali – sono passati nella sua stanza, per rivolgerle l’ultimo saluto, per poi fermarsi in raccoglimento nell’attigua cappella, sostando poi a lungo attorno alla casa in preghiera. Una ininterrotta e spontanea processione. A taluni Chiara ha potuto anche fare cenni d’intesa, nonostante l’estrema debolezza”.
Chiara Lubich (nome di battesimo: Silvia) era nata a Trento il 22 gennaio 1920. Dopo un’infanzia vissuta nella povertà, durante la Seconda guerra mondiale decide di consacrarsi a Dio e intuisce una “nuova via” nella Chiesa, che implica la consacrazione laicale e comunità basate sull’amore, che riflettono la “famiglia di Nazareth”.
Dopo un periodo di difficoltà e osteggiamenti da parte della gerarchia ecclesiastica, nel 1964 Chiara è ricevuta per la prima volta in udienza dal Papa, allora Paolo VI, che riconosce nel Movimento un’ "Opera di Dio". Da quel momento, si moltiplicano – con Paolo VI prima e Giovanni Paolo II poi – udienze private e pubbliche, e loro interventi in occasione delle manifestazioni internazionali.
Papa Wojtyla riconosce nel Movimento dei Focolari i lineamenti della Chiesa del Concilio, e nel suo carisma un'espressione del "radicalismo dell'amore".
Intanto l’influenza del Movimento si diffonde sia nella Chiesa cattolica che nelle altre chiese cristiane, in particolare nella Chiesa ortodossa, anglicana e luterana.
Intuendo le sfide prossime della società multiculturale e multireligiosa, negli anni ’70, il suo Movimento e lei stessa instaurano rapporti con personalità e movimenti delle diverse religioni: buddisti, musulmani, ebrei, indù. Nel 1994 è nominata tra i presidenti onorari della Conferenza mondiale delle Religioni per la pace (WCRP).
Un comunicato del Movimento spiega che “in un clima sereno, di preghiera e di intensa commozione, Chiara Lubich ha concluso a 88 anni il suo viaggio terreno”.
“Per tutta la giornata, ieri” continua il comunicato, “centinaia di persone – parenti, stretti collaboratori e suoi figli spirituali – sono passati nella sua stanza, per rivolgerle l’ultimo saluto, per poi fermarsi in raccoglimento nell’attigua cappella, sostando poi a lungo attorno alla casa in preghiera. Una ininterrotta e spontanea processione. A taluni Chiara ha potuto anche fare cenni d’intesa, nonostante l’estrema debolezza”.
Chiara Lubich (nome di battesimo: Silvia) era nata a Trento il 22 gennaio 1920. Dopo un’infanzia vissuta nella povertà, durante la Seconda guerra mondiale decide di consacrarsi a Dio e intuisce una “nuova via” nella Chiesa, che implica la consacrazione laicale e comunità basate sull’amore, che riflettono la “famiglia di Nazareth”.
Dopo un periodo di difficoltà e osteggiamenti da parte della gerarchia ecclesiastica, nel 1964 Chiara è ricevuta per la prima volta in udienza dal Papa, allora Paolo VI, che riconosce nel Movimento un’ "Opera di Dio". Da quel momento, si moltiplicano – con Paolo VI prima e Giovanni Paolo II poi – udienze private e pubbliche, e loro interventi in occasione delle manifestazioni internazionali.
Papa Wojtyla riconosce nel Movimento dei Focolari i lineamenti della Chiesa del Concilio, e nel suo carisma un'espressione del "radicalismo dell'amore".
Intanto l’influenza del Movimento si diffonde sia nella Chiesa cattolica che nelle altre chiese cristiane, in particolare nella Chiesa ortodossa, anglicana e luterana.
Intuendo le sfide prossime della società multiculturale e multireligiosa, negli anni ’70, il suo Movimento e lei stessa instaurano rapporti con personalità e movimenti delle diverse religioni: buddisti, musulmani, ebrei, indù. Nel 1994 è nominata tra i presidenti onorari della Conferenza mondiale delle Religioni per la pace (WCRP).
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