La Carità può veramente cambiare il cuore dell’Uomo
Cari amici i Tipi Loschi di Canneto Sull'Oglio il 4 dicembre scorso hanno organizzato una conferenza sul tema “Il senso e il gusto di generare opere: la Carità sopra ogni cosa" e hanno chiamato don Mauro Inzoli, Presidente della Fonadazione Banco Alimentare. Questa che segue è la sintesi di quell'incontro.
I nostri amici di Canneto ormai da diversi anni, periodicamente, organizzano conferenze e incontri su temi importanti e interessanti chiamando tanta gente che ha qualcosa di "vero" da dire. E' una grande testimonianza di cui siamo davvero fieri, che senza dubbio lascerà il segno.
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La Carità può veramente cambiare il cuore dell’Uomo
“All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva…”. Queste le parole del Santo Padre nella introduzione alla Sua lettera enciclica Deus Caritas est. Ci sono ancora nella nostra società moderna, così piena di materialismo e di violenza, esempi concreti di “incontri” che possono cambiare la vita? In che cosa questi “incontri” possono trovare la loro massima espressione? Ne abbiamo parlato con mons. Mauro Inzoli, Presidente della Fondazione Banco Alimentare ONLUS, nella conferenza a tema dal titolo “Il senso e il gusto di generare opere: la Carità sopra ogni cosa” che, come “Compagnia dei Tipi Loschi del Beato Pier Giorgio Frassati”, abbiamo tenuto a Canneto sull’Oglio la sera di martedì 4 dicembre in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Pier Giorgio Frassati” – ONLUS e con il Patrocinio del Comune. “è la grande grazia ricevuta nell’incontro con Cristo che ci fa desiderare di condividere tutto con coloro che incontriamo” ha sottolineato don Mauro. In un mondo in cui la grande tentazione è disperare, c’è ancora una speranza: ciascuno “… porta dentro di sé, iscritto nel più profondo del suo essere, il bisogno di amore, di essere amato e di amare a sua volta”. Questo bisogno di amore trova la sua massima espressione nella Carità cristiana, nel condividere il bisogno degli altri, nel fare qualcosa per gli altri: da qui, da questo desiderio nascosto nel profondo del cuore di ognuno, sono nate opere di carità come il Banco Alimentare. “In Italia, il Banco Alimentare è nato dall’incontro di due uomini di grande personalità: don Luigi Giussani e Danilo Fossati, patron della «Star»,” – ha ricordato don Mauro – “il quale mise a disposizione dei poveri le eccedenze che i vari stabilimenti «Star» in Italia e all’estero producevano, altrimenti destinati alla distruzione”. Oggi, moltissime aziende italiane danno il loro contributo al Banco Alimentare, che opera quotidianamente per distribuire gli alimenti ricevuti alle associazioni di caritativa operanti sul territorio nazionale; la Giornata Nazionale della Colletta alimentare, che si svolge ogni ultimo sabato di novembre, è solo uno dei mezzi con i quali opera il Banco, pensato per coinvolgere anche la gente comune. Ma, oltre al Banco, don Mauro ha portato un altro esempio di opera di carità, del quale è protagonista: l’Associazione Fraternità, costituita da un gruppo di famiglie che accolgono nelle loro case bambini e ragazzi, spesso con difficoltà caratteriali e comportamentali, o provenienti da famiglie disagiate, “perché non c’è un gesto di carità più grande che accogliere un’altra persona nella propria vita, fargli spazio vero nella propria vita, accoglierlo nella propria casa” ha sottolineato don Mauro, ricordando il pensiero di don Giussani: “Cosa c’è di più sano, di più semplice, per una famiglia che spalancare le porte della propria casa, del proprio cuore, e accogliere un bambino, che non hanno generato loro, e crescerlo come fosse un proprio figlio?”. La Carità può veramente cambiare il cuore dell’Uomo. Scriveva Peguy: “La Carità, purtroppo, va da sé. Per amare il prossimo c’è solo da lasciarsi andare, c’è solo da guardare una simile desolazione. Per non amare il prossimo bisognerebbe farsi violenza, torturarsi, tormentarsi, contrariarsi... La Carità è tutta naturale, tutta zampillante, tutta semplice, tutta alla buona. È il primo movimento del cuore. E il primo movimento è quello buono. La Carità è una madre e una sorella. Per non amare il prossimo bisognerebbe tapparsi gli occhi e gli orecchi a tante grida di desolazione...”.
(Erik Ballanti)
I nostri amici di Canneto ormai da diversi anni, periodicamente, organizzano conferenze e incontri su temi importanti e interessanti chiamando tanta gente che ha qualcosa di "vero" da dire. E' una grande testimonianza di cui siamo davvero fieri, che senza dubbio lascerà il segno.
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La Carità può veramente cambiare il cuore dell’Uomo
“All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva…”. Queste le parole del Santo Padre nella introduzione alla Sua lettera enciclica Deus Caritas est. Ci sono ancora nella nostra società moderna, così piena di materialismo e di violenza, esempi concreti di “incontri” che possono cambiare la vita? In che cosa questi “incontri” possono trovare la loro massima espressione? Ne abbiamo parlato con mons. Mauro Inzoli, Presidente della Fondazione Banco Alimentare ONLUS, nella conferenza a tema dal titolo “Il senso e il gusto di generare opere: la Carità sopra ogni cosa” che, come “Compagnia dei Tipi Loschi del Beato Pier Giorgio Frassati”, abbiamo tenuto a Canneto sull’Oglio la sera di martedì 4 dicembre in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Pier Giorgio Frassati” – ONLUS e con il Patrocinio del Comune. “è la grande grazia ricevuta nell’incontro con Cristo che ci fa desiderare di condividere tutto con coloro che incontriamo” ha sottolineato don Mauro. In un mondo in cui la grande tentazione è disperare, c’è ancora una speranza: ciascuno “… porta dentro di sé, iscritto nel più profondo del suo essere, il bisogno di amore, di essere amato e di amare a sua volta”. Questo bisogno di amore trova la sua massima espressione nella Carità cristiana, nel condividere il bisogno degli altri, nel fare qualcosa per gli altri: da qui, da questo desiderio nascosto nel profondo del cuore di ognuno, sono nate opere di carità come il Banco Alimentare. “In Italia, il Banco Alimentare è nato dall’incontro di due uomini di grande personalità: don Luigi Giussani e Danilo Fossati, patron della «Star»,” – ha ricordato don Mauro – “il quale mise a disposizione dei poveri le eccedenze che i vari stabilimenti «Star» in Italia e all’estero producevano, altrimenti destinati alla distruzione”. Oggi, moltissime aziende italiane danno il loro contributo al Banco Alimentare, che opera quotidianamente per distribuire gli alimenti ricevuti alle associazioni di caritativa operanti sul territorio nazionale; la Giornata Nazionale della Colletta alimentare, che si svolge ogni ultimo sabato di novembre, è solo uno dei mezzi con i quali opera il Banco, pensato per coinvolgere anche la gente comune. Ma, oltre al Banco, don Mauro ha portato un altro esempio di opera di carità, del quale è protagonista: l’Associazione Fraternità, costituita da un gruppo di famiglie che accolgono nelle loro case bambini e ragazzi, spesso con difficoltà caratteriali e comportamentali, o provenienti da famiglie disagiate, “perché non c’è un gesto di carità più grande che accogliere un’altra persona nella propria vita, fargli spazio vero nella propria vita, accoglierlo nella propria casa” ha sottolineato don Mauro, ricordando il pensiero di don Giussani: “Cosa c’è di più sano, di più semplice, per una famiglia che spalancare le porte della propria casa, del proprio cuore, e accogliere un bambino, che non hanno generato loro, e crescerlo come fosse un proprio figlio?”. La Carità può veramente cambiare il cuore dell’Uomo. Scriveva Peguy: “La Carità, purtroppo, va da sé. Per amare il prossimo c’è solo da lasciarsi andare, c’è solo da guardare una simile desolazione. Per non amare il prossimo bisognerebbe farsi violenza, torturarsi, tormentarsi, contrariarsi... La Carità è tutta naturale, tutta zampillante, tutta semplice, tutta alla buona. È il primo movimento del cuore. E il primo movimento è quello buono. La Carità è una madre e una sorella. Per non amare il prossimo bisognerebbe tapparsi gli occhi e gli orecchi a tante grida di desolazione...”.
(Erik Ballanti)
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