I Tipi Loschi a Gavardo


"Sabato 5 e Domenica 6 Gennaio la Compagnia dei Tipi Loschi è partita per Gavardo, una città del bresciano. Il motivo di questa trasferta? Andare a trovare alcuni nostri amici, i quali ogni anno ci accolgono con grande entusiasmo e disponibilità. Alcuni di loro hanno costituito un’Associazione, che prende il nome di “Associazione del Borgo del Quadrel”, che svolge parecchie belle iniziative, tra le quali la costruzione di un presepe, che ormai da molti anni, richiama moltissimi visitatori… tra i quali anche la Compagnia! Il presepe viene allestito all’interno di un grosso capannone e ogni anno è caratterizzato da uno scenario diverso; quest’anno hanno voluto rappresentare la nascita di Gesù in un paesino di montagna e sullo sfondo c’era riprodotto, in maniera fedelissima, il gruppo montuoso del Sella. Non mancavano stradine, ponti, cascate, case tipiche di quei luoghi con tanto di comignoli fumanti e persino un mulino ad acqua funzionante. Il nostro amico Cesarone ci ha richiamato a soffermarci in modo particolare ad osservare la Natività: a riparare Gesù Bambino, Maria e San Giuseppe c’era una tettoia in apparenza pericolante, ma che nonostante questo, si reggeva salda in piedi. Questa immagine, come ci ha spiegato Cesarone, è simbolo della povertà che caratterizzava la Sacra Famiglia. Inoltre richiama alla situazione attuale, in cui sembra che la Fede sia sempre più in pericolo e sia sempre più attaccata dal mondo; però essa non si lascia intaccare, non crolla, rimane forte e solida. Visitare il presepe colpisce per la cura di ogni minimo particolare che lo compone, frutto della dedizione e dell’impegno che ha chi lo pensa e lo costruisce. A guardarlo viene voglia di fare ogni cosa con la stesso entusiasmo e la stessa attenzione. A seguito della visita al presepe, il mitico Cesarone, ci ha portato nella sua cantina, dove ci ha offerto delle buonissime salsicce e una squisita grappa fatta da lui. Sabato sera abbiamo cenato con tutti i nostri amici ed è stata una bella occasione per raccontarci un po’ di noi e per divertirci insieme. La notte l’abbiamo trascorsa nella bellissima baita del nostro amico Daniel, attrezzati di materassini e sacchi a pelo. Domenica mattina abbiamo partecipato alla Santa Messa; poi, accompagnati dal caro amico Claudio (che, poverino, aveva 39 di febbre!), a trovare Massimiliano, un ragazzo paralizzato dal collo in giù da 18 anni, in seguito ad un incidente.
Massimiliano non riesce a parlare, perciò comunica attraverso una lavagna con l’alfabeto, spostando lo sguardo da una lettera all’altra. Sono ormai tre anni che andiamo a trovarlo e ciò che stupisce, ogni volta, è la serenità di Massimiliano. La "disgrazia", per lui, non è stata solo dolore e disperazione, ma una vera occasione di conversione, una Grazia. Sua mamma, a proposito, ci diceva: “… è difficile vivere così, ma l’importante è esserci e noi abbiamo avuto un Miracolo: il Miracolo è vedere Massi così sereno…anche se speriamo sempre nel Miracolo della guarigione!”. Massimiliano, di risposta, ci ha detto: “San Francesco diceva che ogni dolore è diletto”. A fare visita a Massimiliano è venuto anche un calciatore della squadra del Brescia, Marco Zambelli; Massi gli ha augurato di giocare un giorno con la Juventus e nella Nazionale. La mamma ci ha detto che di solito quello che Massi dice si avvera… perciò noi aspettiamo di vedere Marco diventare un campione!



Dopo aver salutato il caro Massimiliano siamo andati a casa del nostro amico Ulisse, il quale purtroppo è stato colpito da due gravi lutti nel giro di pochi mesi: la perdita della moglie e della mamma. Gli abbiamo fatto le nostre più sentite condoglianze e ci siamo ripromessi di rivederci al più presto a San Benedetto del Tronto per trascorrere un po’ di tempo insieme. Noi lo speriamo vivamente e lo incoraggiamo a vivere con la speranza che, prima o poi, tutti ci rivedremo in Paradiso. Dopo un pranzo da re, a base di specialità tipiche del luogo, ci siamo diretti verso la nostra ultima tappa prima della partenza: casa di Daniel, al quale è nato un bellissimo bambino da qualche mese. Congratulazioni a tutta la famiglia! Daniel ha la passione delle motociclette e ci ha mostrato le sue due fantastiche moto; ne ha una da strada e una da corsa, visto che partecipa a varie corse. Ci siamo rimessi in viaggio verso le nostre case stanchi ma contenti. Contenti di aver rivisto i nostri amici dai quali molti chilometri ci separano, ma che portiamo nel cuore come se li avessimo accanto tutti i giorni e sono sicura che questo è reciproco. Come diceva Pier Giorgio (un po’ parafrasato!): le circostanze della vita possono dividere fisicamente gli amici, ma il vincolo forte della preghiera fa si che si rimanga sempre uniti. Ogni volta mi stupisce l’affetto con cui veniamo accolti da questi amici, la loro disponibilità, il legame che c’è tra noi anche se ci vediamo pochissime volte all’anno. Questa amicizia è possibile solo perché siamo amici di Gesù, che rende ogni legame bello e vero".

Claudia


"Nel fine settimana dell’Epifania, ormai per tradizione, ci piace concludere le feste andando a trovare i nostri amici del nord a Gavardo.
È’ davvero grande il fatto che ogni anno qualcuno di noi, e parliamo di una ventina di persone, abbia come obiettivo quello di partire per una meta tanto lontana. Personalmente non manco mai di andare, perché, oltre che essere spinta dall’andare a visitare il presepe dei nostri amici del Borgo del Quadrel, opera di straordinaria grandezza e bellezza, ciò che mi smuove ogni volta a partire è il poter rincontrare dopo tempo i nostri amici con i quali spesso siamo in contatto durante l’anno.
Andar su è come un tener desta questa nostra amicizia, che durante tutto l’anno continua perché ci si sente telefonicamente, ma anche perché ci lega un filo rosso sempre presente che è quello del pregare gli uni per gli altri. Vedere poi la loro tanta generosità nell’accoglierci e nello stare con noi è sempre qualcosa che ridesta nei nostri cuori il fatto che se un’amicizia ha radici su qualcosa o meglio su Qualcuno non può che non essere gratuita!".


Federica

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