Lettere losche dalla quarantena.
Siamo al termine della seconda settimana di questa quarantena e iniziamo a sentire la fatica. I primi giorni li abbiamo trascorsi alla felice riscoperta della famiglia. Più tempo per i figli, per la casa, per la cucina... e giù con crostate, pizze, ciambelle, verdure... perché no... imbianchiamo pure casa! E pensare che uno dei miei fioretti per questa Quaresima era proprio quello di essere un po' più casalinga e massaia, di dedicare più tempo alla cucina e alla casa e di farlo con amore... perché, diciamolo, non è proprio la mia vocazione e, ahimè, al termine di queste due settimane non ho avuto nessuna sorpresa, non ho scoperto talenti inespressi in me, ero e rimango una pessima housewife , anche un po' desperate ! Comunque il Signore mi ha preso sul serio e quindi con buona volontà ci provo! La tentazione di abbracciare lo slogan del momento è forte, il tentativo di indorare la pillola, di non pensarci, di scansare la sofferenza, di dire "andrà tutto bene"... ...