Luccica. «Quale sarebbe il merito dell'oro», disse, «se non brillasse? Perché mai dovremmo apprezzare una sterlina nera o un sole di mezzogiorno nero? Tanto varrebbe usare al suo posto un bottone nero! Non vede che ogni cosa, in questo giardino, sembra un gioiello? E vuole gentilmente dirmi qual è il pregio di un gioiello, se non quello di sembrare un gioiello? Smettiamo, una buona volta, di comprare e di vendere, e cominciamo a guardare! Aprite gli occhi, e vi sveglierete nella Nuova Gerusalemme: "È tutto oro quello che luccica, che sia un albero o una torre d'ottone; Si spande l'aria dorata della sera, giù, sull'erba dorata. Si gridi forte fino a Gerico, che noi qui vendiamo fango giallo. È tutto oro quello che luccica, perché ciò che luccica è oro" ». «Chi ha scritto questi versi?», chiese con tono divertito Rosamund. «Non li scriverà mai nessuno», rispose Smith scavalcando con un agile salto il giardino alla giapponese. Gilbert Keith Chesterton, Uomovivo