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Un altro dei compagni di Pier Giorgio Frassati: Carlo Pol e il bivacco a lui intitolato sul Gran Paradiso.

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Ogni tanto, quando il tempo ce lo permette, facciamo qualche piccola ricerca sugli amici più vicini al nostro caro Pier Giorgio Frassati. Di recente ( vedi qui ) ci siamo imbattuti in Carlo Pol, protagonista con Pier Giorgio di diverse ardite ascensioni sulle Alpi (in particolare va detto che era presente all'ultima ascensione in montagna di Pier Giorgio, quella famosa sulle Lunelle), ed abbiamo fatto una scoperta. Carlo Pol purtroppo morì prematuramente durante la Seconda Guerra Mondiale, e i suoi amici della Giovane Montagna decisero di intitolargli un bivacco sito sul Gran Paradiso, precisamente nei pressi del Ghiacciaio della Tribolazione in Valnontey a 3.173 metri, dalle parti di Cogne in Val d'Aosta.  Qui sotto trovate tutte le indicazioni per recarsi al bivacco che indubbiamente è in un posto meraviglioso, come si vede anche dalla foto che alleghiamo: https://www.giovanemontagna.org/rifugio.asp?id=7 https://www.giovanemontagna.org/rifugio.asp?id=7 Inoltre i suoi compagni...

San Pier Giorgio Frassati e quell’incontro in carcere con un gruppo di giovani imolesi | Lorenzo Zardi su Il Nuovo Diario.

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Da Il Nuovo Diario del 14 settembre 2025. Una storia interessante sul nostro Pier Giorgio ed alcuni suoi coetanei di Imola in occasione del famoso pellegrinaggio a Roma  nel 1921 (quello del "tricolore sfregiato per ordine del Governo"). __________ Un legame che arriva fino a noi: l'immagine del nuovo santo collocata nella chiesa di Sant'Agata. Qui il circolo più antico d'Italia intitolato al torinese Domenica scorsa, in piazza San Pietro, sono stati canonizzati due giovani: Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Quella vissuta a Roma, però, non è stato soltanto un rito liturgico solenne e molto partecipato. Perché la santità non è la versione cristiana della premiazione dei vincitori dopo una competizione. Ogni canonizzazione, al contrario, somiglia piuttosto al riconoscimento ufficiale di una partita già vinta: quella di Cristo risorto. Tra i nuovi santi c’è un giovane legato in modo profondo alla nostra Diocesi. Un ragazzo torinese che, incarcerato a Roma insiem...

Intervista a P. Gutiérrez | «Io, guarito per intercessione di Pier Giorgio Frassati» - Fabio Piemonte su La Nuova Bussola Quotidiana

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Una grave lesione e poi la guarigione inspiegabile che apre la strada alla canonizzazione del giovane santo torinese. A La Bussola parla il protagonista, oggi sacerdote della diocesi di Los Angeles: «Credo che i miracoli mostrino chiaramente che il Signore è presente e opera in mezzo a noi». «Era il giorno di Tutti i Santi e decisi di fare una novena». Comincia da qui la storia di una guarigione scientificamente inspiegabile che vede protagonista Juan Manuel Gutiérrez, sacerdote di 39 anni di origine messicana dell’arcidiocesi di Los Angeles. Un vero e proprio miracolo che è stato decisivo per la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati (1901-1925), proclamata solennemente da Papa Leone XIV lo scorso 7 settembre. La Nuova Bussola Quotidiana lo ha incontrato a Salerno, dove è stato invitato dalla “Brigata Frassati” per un incontro-testimonianza in occasione della Solennità di Tutti i Santi. Il resto nel collegamento qui sotto: https://lanuovabq.it/it/io-guarito-per-intercessione-di-pier-...

Testimonianze su Pier Giorgio Frassati - Gesù mi fa visita con la Comunione...

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Frau' Frieda Villa quando venne a sapere che Pier Giorgio come socio della Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli visitava di continuo famiglie povere in ogni quartiere di Torino, rimase notevolmente sorpresa e quasi spaventata. Che cosa andava cercando nei quartieri più sordidi della città, nelle case più toccate dal vizio e dal peccato, quando non dalla violenza e dal delitto, un giovane come Pier Giorgio, di famiglia più che benestante e unico erede di una fortuna economica notevole? La risposta, inattesa e improvvisa, le si scolpì nel cuore, poi, indimenticabilmente. Sorrise infatti Pier Giorgio alla sua meraviglia e disse: «Gesù mi fa visita con la Comunione ogni mattina ed io gliela restituisco nel modo misero che posso: visitando i suoi poveri». Luciana Frassati, La carità di Pier Giorgio.

Oggi è la festa del copatrono della nostra Compagnia, San Francesco Saverio.

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Francesco Saverio, al secolo Francisco de Jaso y Azpilicueta, nasce nel 1506 nel Castello di Xavier, in Navarra, nella Spagna del nord. Proviene da una famiglia nobile: il padre, Juan de Jassu, ricopre il ruolo di presidente del Consiglio reale di Navarra.  Nel 1525 Francesco si reca a Parigi per intraprendere gli studi universitari e nel 1530 diventa “Magister Artium”, pronto per la carriera accademica. Ma la sua vita fa un balzo in avanti nella fede: nel Collegio di Santa Barbara, dove risiede, il futuro Santo conosce Pietro Favre e Ignazio di Loyola, con i quali si forma nello studio della teologia.  All’inizio i rapporti, soprattutto con Ignazio, non sono facili, tanto che lo stesso Loyola definirà Francesco “il più duro pezzo di pasta che abbia mai dovuto impastare”, ma la vocazione missionaria è ormai instillata nel cuore di Saverio che, nella primavera del 1539, prende parte alla fondazione di un nuovo Ordine religioso, denominato “Compagnia di Gesù”. Consacrato a Dio e...

Mandami dove vuoi, magari anche in India... - San Francesco Saverio..

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Dalle «Lettere» a sant'Ignazio di san Francesco Saverio, sacerdote (Lett. 20 ott., 15 gennaio 1544; Epist. S. Francisci Xaveriì aliaque eius scripta, ed. G. Schurhammer-I. Wicki, t. I, Mon. Hist. Soc. Iesu, vol. 67, Romae, 1944, pp. 147-148; 166-167) Guai a me se non predicherò il Vangelo! Abbiamo percorso i villaggi dei neofiti, che pochi anni fa avevano ricevuto i sacramenti cristiani. Questa zona non è abitata dai Portoghesi, perché estremamente sterile e povera, e i cristiani indigeni, privi di sacerdoti, non sanno nient'altro se non che sono cristiani. Non c'è nessuno che celebri le sacre funzioni, nessuno che insegni loro il Credo, il Padre nostro, l'Ave ed i Comandamenti della legge divina. Da quando dunque arrivai qui non mi sono fermato un istante; percorro con assiduità i villaggi, amministro il battesimo ai bambini che non l'hanno ancora ricevuto. Così ho salvato un numero grandissimo di bambini, i quali, come si dice, non sapevano distinguere la destra ...

Su Pier Giorgio Frassati - Il futuro Papa Pio XII al babbo Alfredo.

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Verace e potente conforto, balsamo prezioso il pensiero che i nobili, luminosi di fede sentita e vissuta di Pier Giorgio saranno sempre vivi nella gioventù e saranno di stimolo a seguirne le orma. Mons. Eugenio Pacelli (poi venerabile Pio XII),  all'epoca della morte di Pier Giorgio Frassati nunzio apostolico a Berlino.

Su Pier Giorgio Frassati - "... morire io al suo posto...".

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Potevo morire io al suo posto, faceva tanto bene. Giuseppe Gamba, cardinale arcivescovo di Torino  ai tempi della morte di Pier Giorgio Frassati.

Frasi di Pier Giorgio Frassati - "... ti scrivo questa letterina..."

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Caro papalino, in questo giorno del tuo onomastico ti scrivo questa letterina per farti tanti auguri di buona salute. Pregherò Gesù per te e ti prometto di essere buono e studiare per compensarti di tutto il lavoro e dei sacrifizi che fai per me. Buona festa e tanti auguri dal tuo Pier Giorgio. Pier Giorgio Frassati, lettera al babbo, 14 agosto 1907.

Su Pier Giorgio Frassati - Contrario all'intervento nella I Guerra Mondiale.

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Pier Giorgio Frassati, quattordicenne, fiero nemico di ogni violenza e sopruso, non poteva certo applaudire una guerra che ogni giorno causava decine e decine di morti e feriti. Nettamente contrario all’intervento ( dell'Italia nella I Guerra Mondiale, ndr ), più di una volta, al liceo “Massimo D’Azeglio” di Torino, ribatté con fermezza e coraggio all’accusa dei compagni interventisti, come Mario Attilio Levi, di essere “un traditore” come suo padre, e “un soldino”, cioè venduto per un soldo agli Imperi Centrali. Carla Casalegno, Pier Giorgio Frassati .