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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Tanti auguri di un felice e sereno Natale

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"Io credo che il miglior augurio che le possa mandare sia che il nuovo anno porti una nuova pace. Quando penso alla Pace Romana ho sempre timore che essa rimanga solo sulla carta. Spero però che Dio apra di nuovo gli induriti cuori degli uomini che seminano l’odio…" (Pier Giorgio Frassati)

Vivere e non vivacchiare di Dicembre

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Cari amici, sta per uscire il nuovo numero del nostro bellissimo mensile "Vivere e non vivacchiare" con tanti bellissimi articoli sul beato Pier Giorgio Frassati e le iniziative a lui rivolte e molto molto altro. Se non ti sei ancora abbonato cosa aspetti ( http://www.tipiloschi.com/Giornale.aspx )?

A Natale regalate un abbonamento a "Vivere e non vivacchiare"

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"Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce; trascurata non si inquieta; letta, insegna la verità con calma; disprezzata, non si lamenta". San Giovanni Bosco Cari amici, arriva Natale e con questa frase di Don Bosco vogliamo esortarvi a regalare ad amici e parenti un abbonamento al bellissimo giornale "Vivere e non vivacchiare" . A questo link ( http://www.tipiloschi.com/Giornale.aspx ) troverete tutte le informazioni necessarie!

Frasi Pier Giorgio Frassati

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“Carissima, Grazie anzitutto della buona lettera… tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la Fede mi darà forza sarò sempre allegro! Ogni cattolico non può non essere allegro: la tristezza dev’essere bandita dagli animi cattolici; il dolore non è la tristezza, che è la malattia peggiore di ogni altra. Questa malattia è quasi sempre prodotta dall’ateismo; ma lo scopo per cui noi siamo stati creati ci addita la via seminata sia pure di molte spine, ma non è una triste via: essa è allegria anche attraverso i dolori […]”.  Pier Giorgio (lettera alla sorella Luciana Frassati da Torino, il 14 febbraio 1925) 

San Nicola, che simpatico!

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Quando i santi perdono la pazienza, iniziano a usare le mani per predicare il vangelo... (da Cantuale Antonianum) San Nicola è ricordato come un santo che ama i bambini, che pensava alle ragazze da maritare, che veglia sui marinai e porta regali ai poveri.... Tutto vero, ne abbiamo parlato negli anni scorsi ( vedi qui ), ma tutto questo zucchero  alla Babbo Natale  rischia di far dimenticare anche un altro lato del santo vescovo di Myra, che ci mostra come andasse a finire lo sfibrante dialogo teologico tra i focosi pastori del IV secolo. Siamo nel 325, san Nicola è uno dei Padri del I Concilio Ecumenico della Chiesa, il Concilio di Nicea. Ario è chiamato a difendere la sua posizione che propugna l'inferiorità di Cristo rispetto al Padre. San Nicola ad un certo punto del discorso non si tiene più, non ce la fa a continuare ad ascoltare le elucubrazioni senza senso di Ario. Così si alza, si avvicina all'eretico e lo stende a terra con un gancio! E' successo