“EDUCAZIONE LA GRANDE SFIDA”

Ciao a tutti,
volevo condividere con vuoi la breve testimnianza di una nostra amica su un'incontro tenutosi il 23 maggio 2008 e riguardante l'educazione.

Conferenza del 23 maggio 2008 presso le Suore Concezioniste: “EDUCAZIONE LA GRANDE SFIDA”

Don Daniele Federici (San Carlo Borromeo): lui insegna da un anno a Bologna Storia e Filosofia e per la fine dell’anno vuole riassumere ciò che ha fatto. Lui dice che qualsiasi giovane ha lo stesso desiderio di felicità e questo mi ha colpito molto. Fa l’esempio della monaca di Monza descritta dal Manzoni, perché lei è stata costretta dal padre a diventare suora, proprio nel momento in cui era fragile e si era fidata di lui perché pensava che fosse una cosa bella e giusta. I ragazzi sono come un fiore, pronti ad abbandonarsi se qualcuno gli propone qualcosa di bello e buono. Non bisogna ridurre l’educazione ad un metodo pedagogico perchè gli educatori devono essere testimoni del vero, bello e buono. L’educazione cristiana porta qualcosa di nuovo: l’amicizia di Cristo che fa emergere l’Io del giovane, che lo fa emergere in una compagnia di amici. L’educatore lo corregge con autorevolezza ma ne rispetta la libertà, cerca sempre vie per comunicare perché spinto dalla sua passione. Nell’educazione c’è sempre un rapporto con una presenza con qualcuno che lo aiuta e lo ama. Il reale porta la bellezza implicita. L’ultima parola nel cuore dell’insegnante deve essere insegnare e far capire al giovane la passione per quella materia e poi far fare alla grazia di Dio, perché Lui sceglie sia come toccargli il cuore e sia la strada per farlo.

Diana (2° anno al Turistico)

A me ha colpito molto che una ragazza di 16 anni sia rimasta colpita da queste parole (evidentemente perchè sente che le appartangono) e ti fa ancora di più comprendere che "qualsiasi giovane ha lo stesso desiderio di felicità".

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