OGGI IL BEATO PIER GIORGIO FRASSATI CONCLUSE LA SUA SCALATA VERSO IL PARADISO!

"Alle sei del mattino scendemmo nella chiesa della Crocetta a pregare...Non vi fu tracollo improvviso, né chiara agonia in quelle ultime ore.,.Il babbo, in piedi nel solito angolo, il volto girato verso la parete, ascoltò piangendo come un fanciullo. In quella morte vedeva il crollo della sua vita, di una costruzione lenta e tenacissima...Noi donne, con la disperazione dei vinti, rifiutavamo di rassegnarci, aggrappate alla speranza del siero che a Parigi il corrispondente della <<Stampa>> ricevette in dono dall'Istituto Pasteur...Così lentamente, tormentato dallo straziante salire del dolore, si avviava verso la liberazione finale...Il volto sembrava ammonire sulla sua sorte; un volto affilato, disfatto, sul quale, unico segno di vita, scorrevano grandi e misteriose lacrime di chissà quale significato e poi ancora un ultimo incomprensibile cenno per indicare qualcosa di fronte a lui: forse il grande quadro della Madonna cui i suoi occhi erano costantemente rivolti, forse un'opera di carità incompiuta tra le sue carte...
Una vita durata appena ventiquattro anni, colma di opere altissime e segrete, riassunta nella silenziosa agonia di quei sei giorni, si chiudeva sotto i nostri occhi increduli, ma non ancora consapevoli. Avevamo ignorato quale fuoco agitasse quella stupenda personalità...Ignoravamo ancora, alla vigilia della sua morte, che aveva tardato alle ore dei pasti per aver ceduto i denari del tram ad un povero o la giacca ad un altro...
Suonavano le sette al grande orologio di casa quando, per il corridoio fuori della stanza, passò una ventata misteriosa...Io, in ginocchio accanto al letto con la sua mano ed il suo rosario tra le mie, avvertii un'ultima stretta, un ultimo saluto. Era morto ed Ester corse a scrivere: <<Era santo e Dio l'ha voluto con sé>>....


Dal libro "Una vita mai spenta" di Luciana Frassati

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