Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Clementina Luotto

Su Pier Giorgio Frassati - Non ha scordato la preghiera quotidiana.

Immagine
Si partì per Oulx una sera alle h. 18. Si doveva giungere verso le 22. Causa la neve abbondantissima il treno si  dovette fermare, proseguire lentamente, n'arrestarsi: si giunse alle ore 6 del giorno seguente. Si passò così tut ta la notte in viaggio. Fu una notte indimenticabile. Per la prima volta vidi chiaramente, non per merito mio, ma  per merito di Clementina Luotto, che Giorgio, oltreché essere un bravo giovane, ottimo amico, allegro e simpa tico, aveva in sé qualcosa di speciale, di superiore, direi quasi di soprannaturale. Noi stavamo al caldo nel vago ne, ed egli fuori, sotto la neve; aiutava al trasporto dei bagagli nel treno unico che stava formandosi. Noi si son necchiava, ed egli, sempre coperto dalla sua giacca da vento, passeggiava lungo i vagoni declamando versi di  Dante, Marrani, D'Annunzio. Alla fine entra nello scompartimento: rumorosamente come era suo naturale. I  dormienti si arrestano, protestano, lo zittiscono. Egli si pone in un angolo, in ...

Dalle lettere di Pier Giorgio Frassati - Gli amici ci dimostrano l'esistenza di Dio.

Immagine
Certo la Provvidenza Divina nei suoi mirabili piani si serve talvolta di noi miseri fuscelli per operare il Bene e noi talvolta non vogliamo conoscere anzi osiamo negare la Sua esistenza, ma noi, che grazie a Dio, abbiamo la Fede, quando ci troviamo davanti ad anime così belle (...), non possiamo che riscontrare in esse un segno evidente della esistenza di Dio.  Pier Giorgio Frassati, lettera a Marco Beltramo  (a proposito di Clementina Luotto), 10 aprile 1925. Pier Giorgio Frassati e l'amico Marco Beltramo