«Quella di mio zio Pier Giorgio Frassati è la santità di un vero laico» | Wanda Gawronska su Tempi.
Intervista a Wanda Gawronska, nipote del beato torinese che sarà canonizzato domenica. L’affetto unanime dei poveri e dei ricchi della città, l’ammirazione di credenti e atei, l’eredità (anche spirituale) dei genitori, la fede rigorosa e piena di vita, la devozione di Wojtyla.
«Gli amici lo chiamavano “il senatore”, tanto era forte il suo ascendente su di loro. Pier Giorgio ha unito una fede formidabile all’impegno sociale e politico, era libero in tutto ciò che faceva, limpido come le montagne che amava. È stato una rivoluzione di santità». Così Wanda Gawronska, classe 1929, nipote di Pier Giorgio Frassati. Figlia del diplomatico polacco Jan Gawronski e di Luciana Frassati, scrittrice che al fratello Pier Giorgio dedicò la prima preziosa biografia, Wanda Gawronska parla a Tempi con la sua abituale schiettezza, ma col cuore di una novantaseienne sempre più innamorata della santità dello zio. «Di lui conservo gelosamente la piccozza da alpinista e a lui ogni giorno chiedo aiuto. Era un giovane pieno di virtù, affascinante, totalizzante, più conosciuto all’estero che in Italia, ma che di certo sarà un faro per tutti coloro che vorranno camminare sulle sue splendide orme».
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