I beati Allamano e Frassati insieme verso la santità
Torino – «Che Pier Giorgio Frassati e don Giuseppe Allamano si conoscessero, più che probabile è quasi certo. Il giovane frequenta il santuario: è inverosimile che un giovane così spirituale non abbia sentito il fascino di tale rettore. Alla notizia della morte di Pier Giorgio, il vecchio Allamano scoppiò in pianto». Lo testimonia il canonico Nicola Baravalle.
di Pier Giuseppe Accornero
-27 Maggio 2024
«Che Pier Giorgio Frassati e don Giuseppe Allamano si conoscessero, più che probabile è quasi certo. Il giovane frequenta il santuario: è inverosimile che un giovane così spirituale non abbia sentito il fascino di tale rettore. Alla notizia della morte di Pier Giorgio, il vecchio Allamano scoppiò in pianto». Lo testimonia il canonico Nicola Baravalle.
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Pier Giorgio Frassati |
Ora il giovane dell’alta borghesia subalpina, figlio di Alfredo, proprietario e direttore de «La Stampa, e il prete grande missionario senza mai lasciare Torino, rettore del santuario, formatore dei sacerdoti come lo zio, fondatore dei Missionari-e della Consolata, chiamato «Cafasso redivivo e copia perfetta del grande zio» verranno proclamati santi da Papa Francesco nel Giubileo del 2025, come accadde ad altri due giganti, canonizzati da Pio XI nell’Anno Santo 1933-34, Giuseppe Benedetto Cottolengo il 19 marzo ’34 e don Giovanni Bosco il 1° aprile 1934 Pasqua.
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Giuseppe Allamano |
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