Pier Giorgio vivo - 32


Meravigliosa era poi la sua perfetta correttezza morale in tutta quella gioia, in quel chiasso e in quegli scherzi: correttezza che non solo praticava, ma espressamente dichiarava di voler praticare.Nel ritorno dall'ultima gita sciistica del suo ultimi inverno, fu udito esprimere certe idee sull'allegria studentesca. Egli vi poneva un limite e dichiarava di voler fare il possibile perchè anche i suoi amici non lo oltrepassassero. Su di un punto, per attestazione unanime di amici e compagni, non scherzò mai: sull'amore. E la sorella dice che i giovanotti e uomini maturi si rivolgeranno a lui per sapere se potevano fare questo o quello scherzo alle compagne di gita.
Perciò a dare ragione di quella inestinguibile gioia del vivere serve distinguere, unita a quella naturale, una radice soprannaturale, per cui la gioia, continuando a essere cosa buona, cominciava a diventare una virtù.

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