Breve cronaca del Pellegrinaggio a piedi al Santuario di Santa Maria delle Grazie e di San Giacomo della Marca per il Perdono d'Assisi.

E' stata proprio una bella serata!

Lo potete solo in parte vedere dalle foto. Però eravamo un bel gruppone. Il pullman da 54 posti che ci è venuto a riprendere era strapieno, molti sono tornati in macchina con le famiglie aggiuntesi successivamente, all'arrivo del gruppo di chi camminava. Il Santuario era tutto pieno, sono venuti anche amici che sapevano che avremmo lucrato l'indulgenza. Bello!

Ci ha accolto padre Domenico che, con un altro confratello, ha confessato molti dei presenti ed ha successivamente celebrato la Santa Messa.

E' stata una bella camminata, attraverso i colli che si trovano da San Benedetto del Tronto, Acquaviva Picena e Monteprandone, belli e verdeggianti, ben curati e ridenti. Tutti sono saliti con piacere (non senza sudore e fatica, visto il tempo soleggiato e nonostante si trattasse dell'ora serale), anche i bambini piccoli hanno camminato senza lagnarsi ed allegri.

L'altro motivo del pellegrinaggio è stato quello di pregare per i giovani e per le famiglie, per l'evidente emergenza educativa che affligge la nostra Patria e le nostre città. Ho pensato al senso di questo gesto e a quello dell'altro gesto che avevamo compiuto la sera prima (mentre a San Benedetto del Tronto impazzava la cosiddetta Notte Bianca, siamo andati alle falde del Monte Vettore, a Forca di Presta, a vedere le stelle e a leggere brani di poesia e di prosa: il Canto Notturno di un pastore errante dell'Asia di Giacomo Leopardi, il Cantico di Frate Sole di San Francesco d'Assisi, un brano del San Francesco d'Assisi di Gilbert Keith Chesterton e la storia del lupo di Gubbio dai Fioretti di San Francesco). Un Altro mondo in questo mondo. La speranza, anzi la certezza è che l'Altro mondo contagi prima o poi di sé questo mondo che è impazzito, si dibatte faticosamente tra un concetto di libertà che è bruciare al fuoco del niente e l'ansia di trovare un senso in cose che non lo hanno: sono stato in giro per San Benedetto del Tronto prima di avviarmi sulla montagna con la mia famiglia e mi sembravo Abram del Cavalca alla ricerca della nipote in luoghi di perdizione... Vi avrei fatto vedere le facce in giro... Alcuni ceffi non ricordavano più di essere uomini da tanti anni, e il brutto era che erano giovani, giovanissimi pronti ad ubriacarsi e a drogarsi tutta la notte).

Continuiamo così, la Bellezza vince sempre e salverà il mondo triste e disperato.

Commenti

anna ha detto…
Ciao Marco sono Anna Pulcini ti mando un caloroso saluto e ti ringrazio per le tue pubblicazioni. La sola lettura mi rende nell'anima felice. Spero di essere più presente ogni tanto mi si blocca il meccanismo e il diavoletto ci mette sempre lo zampino. Spero sempre di andare contro corrente per sentirmi viva e per trasmettere amore lealtà e sincerità. Vi ringrazio di tutto a presto buona giornata by anna.

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