Falsità e sciocchezze

Siamo alle solite. "La Chiesa vuole le condanne a morte dei gay". Sulle prime pagine di numerosi quotidiani è apparsa il 2 dicembre questa notizia con tanto di commenti aspri sull'ottusità dei successori di S. Pietro e sul loro oscurantismo medievale. La associazioni gay protestano e minacciano manifestazioni davanti al Vaticano... Polemiche per giorni e Vip che si dichiarano esterrefatti per una cosa del genere. Tranquilli è tutto dejà vu. Giornalisti che non si informano e cercano titoli a effetto e altri che invece disinformano per disinformare. Vi riportiamo un commento di Andrea Tornielli tratto dal suo blog e un suo articolo apparso su Il Giornale e speriamo di fare chiarezza sull'ennesima falsità contro la Chiesa.


"Cari amici,
ieri abbiamo assistito all’ennesimo esempio di disinformazione e strumentalizzazione: il Vaticano è stato presentato alla stregua dei paesi fondamentalisti che sbattono in galera i gay e spesso li condannano a morte sulla pubblica piazza. Il motivo della tempesta mediatica sono state le parole critiche pronunciate dall’arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede all’Onu, sul progetto di dichiarazione che la Francia - presidente di turno dell’Unione Europea - intende presentare per togliere qualsiasi tipo di discriminazione causata dall’orientamento sessuale. Siccome en passant nel progetto si chiede anche la depenalizzazione dell’omosessualità, è stato riferito solo questo particolare. E la critica di mons. Migliore, affidata all’agenzia cattolica francese I.Media, è stata fatta passare per alleanza della Santa Sede con i boia dei gay! Una falsità e una sciocchezza. La realtà è un’altra: quel progetto - al quale ben 150 paesi non hanno aderito, e dunque la Santa Sede non è certo sola - tende infatti a portare, senza passare attraverso la discussione comune e la votazione, a una revisione di tutti i diritti umani sulla base dell’orientamento sessuale e potrebbe essere usata un domani per far pressioni ad esempio su quegli stati che non ammettono il matrimonio tra gay o l’adozione dei bambini per le coppie omosessuali. Ecco il motivo della critica vaticana. Il Catechismo parla chiaro e basta averlo letto per comprendere che la Chiesa non vuole discriminare ingiustamente le persone omosessuali né tantomeno desidera che siano incarcerate e men che meno condannate a morte. Ma non vuole nemmeno che in nome dei diritti umani si faccia passare l’equiparazione tra coppie eterosessuali e omosessuali in ordine al matrimonio. (Dal Blog di Andrea Tornielli)

E poi ancora Tornielli su questo argomento...

"Diritti dei gay, bufera sul Vaticano"

Monsignor Migliore contro una proposta francese all'Onu sui rapporti tra persone dello stesso sesso. Ed è subito bufera. Padre Federico Lombardi: "Nessuno vuole punire i gay. Difendiamo solamente i diritti del matrimonio fra uomo e donna"

Roma - L’ennesima tempesta in un bicchier d’acqua ha fatto passare ieri il Vaticano come un regime autoritario e fondamentalista che vuole la criminalizzazione dell’omosessualità. A scatenarla, con parole peraltro inequivocabili che non si prestano ad ambigue interpretazioni, è stata l’intervista che l’agenzia cattolica francese I.Media ha fatto all’arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore permanente della Santa sede presso le Nazioni Unite, nella quale il diplomatico vaticano ha preso le distanze dal progetto di dichiarazione che la Francia, a nome dell’Unione europea, ha intenzione di presentare all’Onu per chiedere il pari trattamento di ogni orientamento sessuale e, fra l’altro, la depenalizzazione dell’omosessualità nei Paesi di tutto il mondo. «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale», ha risposto monsignor Migliore, citando il Catechismo della Chiesa cattolica «che dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». «Ma qui - ha aggiunto - la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come “matrimonio” verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».
Queste parole sono state prese a pretesto per far credere che la Santa sede sia favorevole alla galera se non addirittura alla pena di morte per le persone omosessuali, come previsto in alcuni Paesi fondamentalisti. Le cose, ovviamente, non stanno affatto così. In Segreteria di Stato c’è preoccupazione per il progetto della Francia: la depenalizzazione, infatti, «non è l’oggetto del documento» spiegano Oltretevere. La dichiarazione «non cerca tanto di combattere la discriminazione dell’orientamento sessuale quanto di promuovere ogni orientamento sessuale e a questo fine di creare una nuova categoria di discriminazione, senza definirla, in modo da applicarla a tutti i diritti umani». Si vuole dunque, dicono Oltretevere «rileggere tutta le legislazione sui diritti umani alla luce dell’orientamento sessuale, introducendo nuove categorie protette e grazie a questa dichiarazione garantire a qualunque orientamento sessuale un trattamento identico a quello riservato alle persone eterosessuali, ad esempio in materia di matrimonio e di possibilità di adottare bambini». Insomma, un progetto che si propone ben altro rispetto alla depenalizzione e che cerca di far passare un principio al quale si possano poi riferire gli organismi di controllo delle Nazioni Unite, senza che questo sia in realtà mai stato discusso e approvato in aula. «Sulla base di quella nuova categoria di discriminazione - spiegano in Vaticano - si potrà cercare di restringere altri diritti e libertà, come quello alla libertà di espressione e di libertà religiosa».Senza contare che si parla sempre di «orientamento sessuale» senza mai aver definito l’espressione, che in pratica potrebbe essere applicata anche ad altri orientamenti. Non bisogna infatti dimenticare che in Olanda esiste ufficialmente un partito dei pedofili. Il Vaticano teme che questa dichiarazione, che di per sé non è un documento consensuale dell’Onu, possa rappresentare l’inizio di un processo che miri a esercitare pressioni nei confronti di quegli Stati che non ammettono il matrimonio tra persone dello stesso sesso perché questo divieto rappresenterebbe una lesione dei diritti umani sulla base dell’orientamento sessuale. Già da tempo alcuni esperti hanno lanciato un allarme sulla possibilità che in sede europea e internazionale, grazie al lavoro di gruppi di pressione ben organizzati, siano fatte passare norme in grado di condizionare poi la sovranità dei singoli Paesi.
(Il Giornale, A Tornielli, 3/12/2008)

Commenti

Semiur ha detto…
Infatti è proprio questa la palese intenzione delle lobby gay: quella di addivenire al riconoscimento delle unioni omossessuali alla stregua di quelle tra uomo e donna.
di sminuire il significato del Matrimonio, non solo a livello religioso, ma addiritura a livello di valore naturale quale presupposto per le fondamenta di una società e a proseguimento della specie...

Il screditare così bassamente la Chiesa è causato dal fatto che essa oggi rappresente l'unica voce forte e determinata oltre che decisa a non scendere a bassi compromessi con le figure che manipolano l'opinione pubblica come fossero pecore!
Non non ci lasciamo ingannare dal falso accusatore. Le nefandezze alle quali vorrebbero arrivare non avranno la nostra firma!

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