"Se udiva un discorso un po' ardito , non andava in escandescenze e non dava precetti: solamente non vi partecipava. Del resto la sua compagnia bastava per trattenerci, come se in sua presenza non esistesse il male; le chiacchiere leggere di salotto parevano indegne di lui; il corso della conversazione prendeva un tono più virile, pur mantenendo quell'umore allegro che sempre lo accompagnava."
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Alcune riflessioni utili a comprendere il processo di beatificazione di Pier Giorgio Frassati.
Di
L'Uomo Vivo
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Si parla in questi giorni della ormai possibile canonizzazione del nostro caro beato Pier Giorgio Frassati . Come molti sapranno, il processo con cui si arriva alla dichiarazione dell'eroicità delle virtù e dei miracoli è disciplinato da norme giuridiche ben precise, o meglio è un vero e proprio processo o forse è più corretto dire un complesso di processi. La Causa di beatificazione e canonizzazione riguarda un fedele cattolico che in vita, in morte e dopo morte ha goduto fama di santità o di martirio o di offerta della vita. Per l’inizio di una Causa di beatificazione è quindi sempre necessaria la cosiddetta fama di santità della persona, ovvero l'opinione comune della gente secondo cui la sua vita è stata integra, ricca di virtù cristiane. Questa fama deve durare e può ingrandirsi. La canonizzazione è solo l’ultimo gradino di una scala che ne presuppone altri: il candidato, per diventare ufficialmente Santo, deve essere prima Servo di Dio , poi Venerabile , poi Beato
Buona Pasqua di Resurrezione!
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L'Uomo Vivo
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