I Cristiani, i più perseguitati al mondo

I cristiani sono il gruppo più perseguitato al mondo, rivela un rapporto dell'Aiuto alla Chiesa che Soffre. Tanti parlano e sanno delle violazioni dei diritti umani, ma pochi sanno che questi abusi in gran parte riguardano i cristiani. Per i media infatti non è accettabile parlare di questa persecuzione, per una sorta di correttezza religiosa... Ma ecco i particolari.

Quando molti pensano alla persecuzione dei cristiani vengono in mente il Colosseo e le catacombe, ma secondo un nuovo rapporto la persecuzione anticristiana in tutto il mondo è sulla cresta dell'onda anche oggi. L'associazione caritativa Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha compiuto un'analisi della persecuzione contro i cristiani dal titolo “Persecuted and Forgotten? A Report on Christians Oppressed for their Faith 2007/8” (“Perseguitati e Dimenticati? Un rapporto sui cristiani oppressi per la loro fede 2007/8”). La ricerca mostra come negli ultimi due anni la violenza anticristiana si sia intensificata in 17 dei 30 Paesi presi in esame. Il rapporto, di 112 pagine, prende in considerazione Stati come Algeria, Eritrea, Iran, Iraq e Palestina, dove la sopravvivenza della Chiesa sembra essere a rischio. Il direttore di ACS nel Regno Unito, Neville Kyrke-Smith, ha denunciato la gravità della persecuzione anticristiana. “Ciò che il rapporto dimostra è che i cristiani sono il gruppo più perseguitato al mondo al giorno d'oggi”, ha affermato. “Le persone sono consapevoli di un enorme numero di abusi dei diritti umani nel globo, ma non sempre sono a conoscenza della negazione dei diritti umani a milioni di cristiani”. “La situazione sta peggiorando perché sfugge largamente all'attenzione dei media – ha spiegato –. Soffriamo di una sorta di 'correttezza religiosa' che significa che parlare della persecuzione dei cristiani non è accettabile oggi per i media secolari, che a volte non credono neanche ai fatti”.“Persecuted and Forgotten?” conta sull'approvazione del Cardinale Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster, e del Cardinale Keith O'Brien, Arcivescovo di St. Andrews ed Edimburgo (Scozia).
Descrivendo il rapporto come una “lettura molto inquietante”, il Cardinale Murphy-O'Connor ha affermato che “tutti noi abbiamo molto da imparare dalla coraggiosa testimonianza di quanti sono perseguitati per la loro fede e dovremmo guardare a come poter esprimere la nostra solidarietà con tutti coloro che hanno bisogno delle nostre preghiere e del nostro sostegno”.
Il Cardinale O’Brien, dal canto suo, ha rivelato che il rapporto gli ricorda “molta della sofferenza” di cui è stato diretto testimone quando ha visitato “luoghi in cui la Chiesa 'soffre' davvero, e soffre molto”. Il rapporto di ACS arriva a meno di due mesi dal 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. (Tratto da ZENIT.org, Londra, venerdì, 24 ottobre 2008 )

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