Marco Bertoli a Canneto sull'Oglio!

I nostri Tipi Loschi di Canneto sull'Oglio (un ridente paesino molto guareschiano della Bassa Mantovana dove si trova una agguerrita e bella pattuglia di "nostri") organizzano questa bella conferenza giovedì (che tra l'altro è la festa di San Giovanni Bosco, copatrono della Compagnia) nel periodo che precede la Giornata per la vita.

Interviene un grande amico della Compagnia, il dott. Marco Bertoli, un fantastico psichiatra a tutto tondo, che anni fa ospitammo alla nostra Festa di Pier Giorgio Frassati.

Guardate che bel volantino che hanno fatto! Ne siamo molto orgogliosi! Che begli amici che abbiamo!

L'appuntamento è quindi per Giovedì 31 Gennaio 2008 alle ore 20.45 alla Sala Civica di Canneto sull'Oglio (o, come dicono loro, Canet'). Qui sotto l'avviso per la stampa locale e di seguito il testo dell'invito che hanno rivolto ai loro amici per l'occasione:


Qual è il bisogno fondamentale che l’Uomo porta dentro di sé? È il bisogno di sentirsi amato. Solo l’amore può dare ad ogni uomo quella felicità che lo fa sentire libero, che lo fa sentire vivo.
Quando una condizione sociale, fisica o psicologica sono causa di emarginazione, di allontanamento, spesso di segregazione, la dignità dell’uomo è calpestata, vilipesa, annullata.
Andare incontro ai bisogni dell’altro significa aiutarlo a ritrovare la sua dignità, significa ridargli quella libertà che lo può sollevare dalla sua condizione di disagio, significa dimostrargli che c’è una speranza.
In occasione della Giornata per la Vita 2008, la “Compagnia dei Tipi Loschi del Beato Pier Giorgio Frassati”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Pier Giorgio Frassati” – ONLUS, con l’Associazione di volontariato Giromondo e con il Patrocinio del Comune di Canneto sull’Oglio, ha organizzato per giovedì 31 gennaio alle ore 20.45 presso la Sala Civica in piazzale Gramsci a Canneto sull’Oglio una conferenza a tema dal titolo: “Il valore di tutta una vita, la dignità di ogni uomo – Nella ricorrenza della Giornata per la Vita, un riconoscimento al suo valore attraverso una esperienza di aiuto ai giovani con disagio”.
Il relatore Marco Bertoli, medico psichiatra dell’ASL Bassa Friulana, porterà testimonianza della propria attività a contatto quotidiano con persone affette da disagio mentale, persone che quasi sempre sono viste dalla gente “normale” come soggetti pericolosi e irrecuperabili. L’esperienza del dottor Bertoli e dei suoi collaboratori dimostrerà però come invece sia possibile “recuperare” queste persone, non a colpi di farmaci e sbarre alle finestre, bensì attraverso il loro impiego presso cooperative sociali nelle quali il malato trova sia l’assistenza sanitaria che un posto di lavoro, primi ma fondamentali passi verso la guarigione e il reinserimento nella società.
Un’altra sfida al pensiero comune, ai pregiudizi, alla logica apparente del “meglio non vedere”, mettendosi in discussione e al servizio di chi ha bisogno, in quanto persona, di sentirsi accolto e utile, di sentirsi dire con i fatti “Tu sei importante, ti voglio aiutare”.
“Aiutare l’altro a ritrovare la dignità è sì esaltare la Vita dell’altro, ma anche la propria” – dicono gli organizzatori ricordando come anche la Cooperativa Sociale “Pier Giorgio Frassati”, attraverso gli inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati, cerca di portare avanti con tenacia progetti di reinserimento anche nella nostra realtà locale. Gesti di carità, messaggi di speranza.

“Servire la vita significa… amarla anche quando è scomoda e dolorosa, perché una vita è sempre e comunque degna in quanto tale”.
Questo il cuore del messaggio che i Vescovi italiani hanno pubblicato in occasione della 30^ Giornata per la Vita, domenica 3 febbraio 2008.
Un’esortazione ad accogliere, ad amare anche chi vive una condizione umana all’apparenza diversa dalla nostra, magari di degrado fisico, di disagio psicologico.
Quand’anche siano malattie mentali giudicate inguaribili, come la schizofrenia, i disturbi di personalità, l’autolesionismo, che il pregiudizio e la logica comune vogliono confinate in strutture protette e controllate – per la “nostra” sicurezza, non tanto per la loro - non dobbiamo dimenticare che stiamo di fronte ad un Uomo, immagine di Dio, con il suo bisogno di essere amato ed accolto, con la sua Bellezza.
La Bellezza di una Vita che spesso fatichiamo ad accettare, ma che ha anch’essa una dignità proprio perché Vita, proprio perché Persona.
“Tu sei importante, ti voglio aiutare” non solo con le parole, ma anche con i fatti, con l’assistenza ma anche con il lavoro, primi passi verso la guarigione e verso un reinserimento nella società.
Le esperienze che ascolteremo ci aiuteranno a comprendere come tutto ciò è possibile, è già una realtà. Una realtà che nasce dal dono incondizionato di sé all’altro.
E NOI, SIAMO IN GRADO DI METTERCI IN DISCUSSIONE FINO A QUESTO PUNTO?
SIAMO DISPOSTI A CORRERE QUESTO RISCHIO?
PARTECIPATE E GIUDICHERETE VOI...
I VOSTRI AMICI

Commenti

L'Uomo Vivo ha detto…
Siete grandi, cannetesi, andiamo avanti così!
Anonimo ha detto…
Come è andata?
Ce fate sapè qualcosa da lassù?
Ciao Marco

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