IMPRESSIONI DEI NOSTRI RAGAZZI SUL CAMPO INVERNALE TORINO 2007


i nostri eroi in compagnia di Don Bosco...

i nostri eroi al Santuario di Oropa

LUCA, 27 dicembre 2007

"Ciao, mi chiamo Luca e ho 15 anni. Sto a Torino a trovare i nostri Amici Santi. Questa mattina siamo andati a visitare i posti di Pier Giorgio Frassati.
Mi commuove essere passato dove è passato Pier Giorgio Frassati.
Il pomeriggio siamo andati al Cottolengo, dove stanno le persone bisognose e, anche se vedere quelle persone mi ha fatto brutto, la suora era contenta di stare lì.
È stata bella questa giornata, perché questi Santi mi sono di esempio nella vita".




il beato Francesco Faà di Bruno tra due suoi amici, Emanuele e Luca

SARA 28 dicembre 2007
"Oggi, 28 dicembre, abbiamo visitato i luoghi in cui sono vissuti Don Bosco e Francesco Faa di Bruno.
Sinceramente, ciò che mi ha colpito di più è stato Don Bosco: il suo coraggio, la sua voglia di andare avanti e non fermarsi mai sono delle qualità che io vorrei avere! Una delle virtù più belle che potesse avere, per il mio parere, è il suo desiderio di avvicinarsi ai ragazzi, di diventare loro amico senza scoraggiarsi quando, nei primi tempi, non veniva considerato da questi e la sua determinazione nel cercare un luogo in cui potesse riunire i suoi ragazzi quando, magari, molte altre persone si sarebbero scoraggiate ai primi tentativi di ricerca. Ciò che mi ha colpito di Francesco Faa di Bruno è stato il suo coraggio nel lasciare tutto ciò che poteva renderlo “felice” (una finta felicità) per sottomettersi alla Volontà di Dio e lasciare così la sua vita tutta nelle mani di Dio".


Andrea e Ciccio con lo scarpone di Pier Giorgio a Pollone

ELISA, 29 dicembre 2007
"Oggi, 29 dicembre, siamo andati a visitare il Santuario di Oropa, luogo in cui Pier Giorgio si recava a piedi ogni mattina dalla sua casa di Pollone per ricevere la Santa Messa.
Nel pomeriggio siamo andati appunto a casa di Pier Giorgio, una bella villa alla quale si arriva per mezzo di uno stretto sentiero in discesa e ai lati numerose piante tutte vicine che formavano quasi un unico grande cespuglio. Ci ha ricevuto un’anziana signora che ci ha mostrato, per gruppi, le stanze in cui Pier Giorgio ha vissuto. Al piano terra c’è una sala al centro della quale parte una larga scalinata che si dirama in altre due, una a destra e una a sinistra, per poi ricongiungersi al piano superiore. Penso che vedere e toccare gli oggetti appartenuti ad un grande uomo che ammiro, sia stata la cosa più bella di tutta la giornata e anche di tutto il campo! Sapere che lui aveva usato quegli scarponi, quegli sci e quel piccone da montagna mi faceva quasi rabbrividire nel momento in cui anche io li toccavo. E l’avrei fatto per ore! Nel pullman pensavo a quanto Pier Giorgio potesse essere fiero di noi, che abbiamo “continuato” la Compagnia dei Tipi Loschi e che ogni anno andiamo a pregare davanti alla sua tomba".

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