Ieri il Papa ha citato Pier Giorgio!


Il Papa presenta l'esempio del beato Piergiorgio Frassati, studente e sportivo.
Grazie agli amici dell'agenzia di stampa Zenit.

CITTA' DEL VATICANO, mercoledì, 4 luglio 2007 (ZENIT.org).- Benedetto
XVI ha presentato questo mercoledì il modello di vita del beato
Piergiorgio Frassati, giovane studente e sportivo scomparso all'età di
24 anni.

Alla fine dell'Udienza generale, il Papa ha indirizzato un breve
saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli per presentare
questo giovane italiano dell'Azione Cattolica vissuto tra il 1901 e il
1925, la cui memoria liturgica si celebrava in questo giorno.

"Il suo esempio vi rafforzi, cari giovani, nel testimoniare il Vangelo
in ogni circostanza della vita", ha detto il Santo Padre.

"Aiuti voi, cari malati, ad offrire le vostre quotidiane sofferenze,
perché si realizzi nel mondo la civiltà dell'amore", ha aggiunto.

"E sostenga voi, cari sposi novelli, nel costruite la vostra famiglia
sulla solida base dell'intima unione con Dio".

Piergiorgio era figlio di Adelaide Ametis e di Alfredo Frassati, fondatore e direttore del quotidiano "La Stampa" di Torino. Faceva parte dell'Apostolato della Preghiera, della Congregazione Mariana e dell'Adorazione Notturna. Riceveva spesso l'Eucaristia ed
aveva una particolare devozione per la Vergine. Nel 1918 si iscrisse alle Conferenza di San Vincenzo de' Paoli e da allora aiutò moralmente e materialmente i bisognosi e gli infermi e si
occupò dei bambini orfani e dei soldati che tornavano dalla guerra. Per stare vicino ai minatori decise di studiare Ingegneria Mineraria presso il Politecnico di Torino. Entrò poi nella Gioventù Cattolica (CGI) e nella Federazione Universitaria Cattolica (FUCI) e prese
attivamente parte a congressi, riunioni e manifestazioni. Si affiliò al Partito Popolare da poco fondato dal sacerdote Luigi Sturzo con il desiderio di contribuire all'elevazione sociale, morale
ed economica degli operai. In Germania – dove suo padre era stato nominato ambasciatore – conobbe Karl Rahner – considerato uno dei teologi più influenti del XX secolo –, che scrisse del giovane Frassati: "Ciò che colpiva di più in lui era la purezza, la sua allegria contagiosa, la sua pietà, la sua libertà di figlio di Dio per ammirare quanto c'era di bello nel mondo,
la sua sensibilità sociale, la consapevolezza di dover condividere la vita e la sorte della Chiesa".
Il 14 maggio 1922 Piergiorgio Frassati si iscrisse al circolo "Milites Mariae" della Società della Gioventù Cattolica (ramo maschile dell'Azione Cattolica) nella sua parrocchia.
Appassionato di montagna, faceva delle sue escursioni un'opportunità di apostolato e di preghiera in comune. Poco prima di ottenere il titolo di Ingegnere Minerario, si ammalò di poliomielite. Morì, dopo una settimana di sofferenze, il 4 luglio 1925.

Giovanni Paolo II, nella visita compiuta a Pollone il 16 luglio del 1989 presso la tomba del beato di origine torinese, ha affermato: "Anch'io nella mia giovinezza, ho sentito il benefico influsso del suo esempio e, da studente, sono rimasto impressionato dalla forza della
sua testimonianza cristiana". Papa Wojtyla definì Frassati – da lui stesso beatificato il 20 maggio 1990 – "l'uomo delle otto beatitudini, che reca con sé la grazia del Vangelo, della Buona Novella, la gioia della salvezza offertaci da Cristo".

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